Archivi e memoria, fonti e patrimonio culturale: esperienze di ricerca e valorizzazione a confronto Il convegno di studi Archivi e memoria, fonti e patrimonio culturale: esperienze di ricerca e valorizzazione a confronto, è organizzato dall’Università di Torino (Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne, Dipartimento di Studi Umanistici e Dipartimento di Studi Storici) nelle giornate di giovedì 19 giugno presso la Sala Lauree Terracini nella sede di Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio, 20; dalle ore 9:00 alle 18:00) e di venerdì 20 giugno presso la Sala Lauree del Complesso Aldo Moro (via Giuseppe Verdi, 41; dalle ore 9:00 alle 18:00).
L’evento intende far dialogare le studiose e gli studiosi che, da prospettive differenti, si confrontano con la dimensione e lo spazio dell’archivio e i rappresentanti degli enti che hanno come obiettivo la conservazione e la salvaguardia di fondi archivistici di diversa natura.
Le fonti d’archivio rappresentano, infatti, un oggetto di ricerca trasversale a diverse discipline (storia, storia dell’arte, linguistica, musicologia, demo-antropologia, sociologia, etnologia ecc.) e costituiscono una materia di enorme rilevanza per la conoscenza e la valorizzazione del territorio e del suo patrimonio culturale. In un’ottica interdisciplinare, dunque, la discussione si concentrerà sulle diverse pratiche atte alla promozione degli archivi, attraverso la riflessione su temi quali la memoria storica e orale, la valorizzazione del patrimonio culturale e popolare e le pratiche di restituzione dei materiali alle comunità, nella prospettiva museale e del turismo sostenibile.
Il convegno si svilupperà a partire dal confronto fra le esperienze legate ad alcuni archivi che, per il loro valore molteplice, si prestano a essere oggetti di ricerca interdisciplinare: l’archivio della Fondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”, che raccoglie oltre 200 fondi archivistici contenenti materiali di natura differente, connessi in prevalenza alla storia del movimento operaio e associazionistico torinese, ma anche gli archivi personali appartenuti a singoli studiosi; l’archivio della Fondazione Nuto Revelli, che conserva e valorizza più di mille ore di registrazioni, di recente restaurate e digitalizzate, oltre a più di 50 metri lineari di fotografie, lettere, testimonianze sulla Seconda guerra mondiale, sulla Lotta di liberazione dal nazifascismo, sugli Alpini in Russia, sul mondo contadino; l’archivio del CREO (Centro di Ricerca Etnomusica e storia Orale), che accoglie registrazioni sul campo che riguardano il canto e la musica tradizionale orale, il canto politico e sociale; il Sistema informatico ABACVM (Archivio Beni e Attività Culturali Valdesi e Metodisti), una piattaforma digitale sviluppata per catalogare, diffondere e valorizzare online il patrimonio culturale metodista e valdese.
Oltre a offrire l’occasione di far conoscere i diversi archivi e le loro specificità alla comunità scientifica, l’evento consentirà di dare visibilità agli enti impegnati nella conservazione di tali materiali, con l’obiettivo di proporre nuove visioni e prospettive finalizzate alla loro tutela, promozione e restituzione. Il convegno presenterà gli sviluppi della ricerca condotta da numerosi membri appartenenti a NODES - Spoke 3 Industria del Turismo e Cultura provenienti dai diversi atenei del Nord-Ovest coinvolti nel progetto (UniTo, UniVDA, UPO, UnInsubria).
Le due giornate si articoleranno attraverso quattro sessioni tematiche, ognuna aperta da una relazione su invito: la prima dedicata alle fonti d'archivio nella prospettiva della ricerca storica, aperta dall’intervento di Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari Venezia) dal titolo Archivi orali e ricerca storica: un ventaglio di opportunità; la seconda rivolta allo studio degli archivi per la ricerca linguistica, introdotta dalla relazione di Silvia Calamai (Università degli Studi di Siena) dal titolo Perché la linguistica non può ignorare gli archivi orali del passato?; la terza dedicata agli archivi del patrimonio popolare e della memoria orale per l’indagine di tipo etnografico e antropologico, aperta dall’intervento a due di Piercarlo Grimaldi (Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e Davide Porporato (Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”) dal titolo Dall’oralità al digitale: i Granai della Memoria; la quarta infine rivolta alle esperienze di valorizzazione delle fonti d’archivio per la promozione del territorio, aperta dall’intervento a due di Stefania Cerutti e Stefania Benetti (Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”) dal titolo Catalizzatore di innovazione: TOEP come archivio digitale per progetti creativi.
La partecipazione al convegno è libera e gratuita.