DISCARD
Scheda del progetto
Università di Torino
Roberta Sirovich
Antonio Giulio Coretti
Sono ~1 milione in orbita LEO e possono collidere con satelliti orbitanti, danneggiandoli e producendo nuovi detriti. Essendo la maggior parte di questi non catalogata, la finalità principale del sistema è perseguire la sicurezza spaziale, facendo da dimostratore tecnologico e scientifico con future applicazioni commerciali.
Contatti:
Referente
Prof. Mario Edoardo BERTAINA
marioedoardo.bertaina@unito.it
L'obiettivo del progetto è sviluppare un detector spaziale in grado di identificare e tracciare in tempo reale i detriti spaziali con dimensioni tra 1 e 10 cm.
Il sistema qui proposto implementa una tecnica innovativa, tale da permettere a un singolo piccolo satellite di individuare migliaia di detriti. Grazie alle ridotte dimensioni, il detector potrebbe essere installato su qualunque tipo di satellite come sistema di allarme anti-collisione. Si tratta di un sistema completamente diverso da quelli già esistenti, poiché mira a fornire un monitoraggio in tempo reale dei detriti spaziali e, in futuro, anche eventualmente a rimuoverli. L’idea e’ stata brevettata con brevetto industriale nazionale per il 75% in possesso di UNITO.
Un accurato catalogo dei detriti spaziali esistenti è fondamentale sia per le nuove missioni, al fine di assicurare orbite sicure per i satelliti, sia per le compagnie assicurative, al fine di valutare i rischi. I primi utilizzatori di questa tecnologia saranno la comunità scientifica internazionale per l’esplorazione spaziale e le aziende del settore aerospazio. Gli utilizzatori finali saranno i cittadini. La gestione dei detriti spaziali rientra nelle tematiche della cosiddetta “Space Economy. Il team dell’Università di Torino lavorerà fianco a fianco con l’azienda AIKO S.r.l. con l’obiettivo di finalizzare lo sviluppo del sistema qui proposto in un’ottica di mercato. Grazie alla collaborazione con AIKO e ai contatti già esistenti con il mondo aerospaziale piemontese sarà possibile in futuro partecipare a bandi nazionali quali quelli dell’ASI. Aziende ed ASI costituiscono i canali commerciali per questo tipo di prodotto.