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Tutte le news su NODES e il suo ecosistema dell’innovazione: progetti, partner, annunci e eventi.

Aree Spoke
5. Industria della salute e silver economy
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5. Industria della salute e silver economy
Un nuovo dispositivo per la spasticità premiato a livello nazionale, frutto della collaborazione nata in NODES
La collaborazione nata all'interno del progetto NODES, in particolare con l'iniziativa MOVEWISE, ha favorito la sinergia tra il Politecnico di Torino, l'Università del Piemonte Orientale e l'azienda 221e, generando un percorso di ricerca che ha ottenuto un importante riconoscimento nazionale nel settore della sclerosi multipla.  Il lavoro ha portato allo sviluppo di ''Smart Assessment of Spasticity'', un sistema indossabile pensato per misurare in modo oggettivo il livello di spasticità muscolare. Il dispositivo, semplice da usare e adatto al contesto clinico e domiciliare, è frutto della collaborazione tra il Dr. Marco Caruso, la dr.ssa Rachele Rossanigo e il prof. Andrea Cereatti per il Politecnico di Torino, dr. Domizia Vecchio per l'Università del Piemonte Orientale e l'ing. Marco Signorelli per 221e.  A questo nucleo si aggiunge il contributo dell'Università di Sassari, con il coinvolgimento della prof.ssa Franca Deriu, il prof. Andrea Manca e la dr.ssa Lucia Ventura, realtà con cui il Politecnico collabora da tempo.    Il progetto ha conquistato il terzo posto al premio ''Break the MSterious Award'', iniziativa promossa da INDICON e INNLIFE per valorizzare soluzioni innovative dedicate alla sclerosi multipla. La competizione ha coinvolto università, centri di ricerca e imprese italiane impegnato nello sviluppo di tecnologie capaci di migliorare la qualità della vita dei pazienti.    La tecnologia alla base del dispositivo è tutelata da un brevetto congiunto tra il Politecnico di Torino e l'Università degli Studi di Sassari, concesso il 17 luglio 2025. La soluzione si basa su un braccialetto dotato di sensori miniaturizzati che rilevano in modo simultaneo movimento e forza esercitata dall'articolazione, permettendo di ottenere una stima oggettiva e rapida del grado di spasticità. Il brevetto consolida il valore scientifico e applicativo di questa tecnologia, offrendo una base solida per futuri sviluppi e per la sua potenziale integrazione nei percorsi clinici.    ''La nostra idea nasce dal desiderio di rendere la valutazione della spasticità più accessibile e precisa, soprattutto per chi convive ogni giorno con questa condizione'' commenta Marco Caruso. ''Il risultato ottenuto ci incoraggia a proseguire, consegnandoci nuove opportunità di sviluppo e di estensione verso altri disturbi del movimento''.    Il riconoscimento ottenuto rappresenta un esempio del valore che iniziative come NODES possono generare, facilitando connessioni tra università, imprese e competenze diverse, con ricadute concrete nel campo delle tecnologie per la salute.   
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Studio clinico DZero: una svolta promettente per chi soffre di dolore cervicale e lombare cronico
Il dolore cronico al collo e alla schiena rappresenta una delle sfide più comuni e invalidanti per la salute pubblica, influenzando negativamente la qualità della vita di milioni di persone. Per questo motivo, il gruppo di ricerca del Research Module 2 di TINCARE e dell'Università del Piemonte, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, ha condotto uno studio clinico prospettivo per valutare l'efficacia e la sicurezza di un'innovativa maglietta, chiama DZero. Questo dispositivo medico di Classe I utilizza la tecnologia dei raggi infrarossi lontani (FIR) integrati in fibre tessili impregnate di nanoceramiche bioattive, con l'obiettivo di offrire un supporto non farmacologico per il trattamento del dolore muscolare e per il miglioramento del benessere complessivo.    Tutti i 50 soggetti hanno indossato quotidianamente la maglietta DZero in grado di riflettere lontano gli infrarossi che il corpo emette spontaneamente verso l'esterno. Questa tecnologia mira a stimolare la microcircolazione, favorire il rilassamento muscolare e contribuire a ridurre l'infiammazione locale, promuovendo un senso di benessere generale.  Nel corso del mese di utilizzo, i partecipanti sono stati seguiti tramite valutazioni cliniche e questionari standardizzati per monitorare la qualità della vita, il dolore, il benessere psicologico, il confort termico e l'affaticamento muscolare. Al termine del periodo di osservazione, i dati raccolti hanno evidenziato un miglioramento diffuso e progressivo in tutti i parametri analizzati, con una riduzione della percezione del dolore e della fatica, un aumento del benessere soggettivo e un miglioramento diffuso e progressivo in tutti i parametri analizzati, con una riduzione della percezione del dolore e della fatica, un aumento del benessere sogget6tivo e un miglioramento dell'equilibrio termico corporeo. Inoltre, la maglietta DZero è risultata sicura e ben tollerata, senza segnalazioni di reazioni cutanee o altri effetti avversi, e ha dimostrato un'eccellente durabilità anche con uso prolungato.    Questi dati rafforzano l'idea che la tecnologia FIR, integrata nei tessuti, possa rappresentare una nuova frontiera per la medicina del benessere. affiancando i trattamenti convenzionali con un approccio farmacologico, sicuro e sostenibile. Lo studio apre la strada a ulteriori ricerche cliniche controllate, finalizzate a confermare i risultati ottenuti e a esplorare le possibili applicazioni di DZero in altri ambiti del dolore muscolo-scheletrico cronico.    
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VR-WISE: la realtà virtuale al servizio del caring
Conclusa la campagna sperimentale per valutare l'efficacia della realtà virtuale nel monitoraggio cognitivo.    Sì è recentemente conclusa la campagna sperimentale del progetto VR-WISE, promossa dall'Università di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino, con l'obiettivo di esplorare l'efficacia della realtà virtuale (VR) come tecnologia innovativa per il monitoraggio dello stato cognitivo di soggetti fragili, in particolare della popolazione anziana. L'iniziativa si inserisce nel più ampio contesto della ricerca interdisciplinare volta a sviluppare strumenti digitali a supporto della salute e del benessere, con un approccio che integra competenze delle scienze cognitive, dell'ingegneria e delle tecnologie immersive. La sperimentazione ha permesso di testare la risposta dei partecipanti all'interno di un ambiente virtuale appositamente progettato, sicuro e controllato, in cui è stato possibile rilevare in modo oggettivo i parametri relativi all'attenzione, all'interazione e al coinvolgimento emotivo.  Cuore della sperimentazione è stata l'implementazione in realtà virtuale del Montreal Cognitive Assessment (MoCA), uno dei principali test di screening utilizzati a livello internazionale per la valutazione delle funzioni cognitive. Pur non essendo uno strumento diagnostico, il MoCA in versione immersiva ha offerto l'opportunità di arricchire la valutazione tradizionale con nuove informazioni quantitative e qualitative legate al comportamento dell'utente durante l'esecuzione del test. I risultati emersi confermano il potenziale della realtà virtuale come strumento complementare ai metodi di valutazione classici, capace di aumentare la sensibilità del monitoraggio e di migliorare l'esperienza del partecipante grazie alla natura immersiva e interattiva dell'ambiente. L'esito positivo della campagna sperimentale rappresenta un passo importante verso l'adozione di soluzioni basate su VR nel campo della prevenzione e del monitoraggio del declino cognitivo, aprendo la strada a nuove prospettive di applicazioni in ambito clinico, riabilitativo e assistenziale.   
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TINCARE al Congresso AICPR 2025: il valore dell'infermieristica digitale
I ricercatori UPO presentano l'esperienza di TINCARE sul ruolo dell'infermiere nel monitoraggio a distanza per prevenire le riospedalizzazioni dei pazienti con scompenso cardiaco.    Il 18 ottobre 2025, i Ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale hanno partecipato al III Congresso Regionale AICPR Piemonte e Valle D'Aosta, svoltosi a Orta San Giulio (NO).  Nel corso della Sessione dedicata allo scompenso cardiaco, hanno presentato un contributo intitolato ''Monitoraggio a distanza: il ruolo dell'infermiere nella prevenzione delle riospedalizzazioni nel paziente con scompenso cardiaco'', illustrando come le competenze infermieristiche e il telemonitoraggio da remoto possano supportare la gestione proattiva dei pazienti e ridurre gli accesi non programmati in ospedale.  L'intervento ha evidenziato l'importanza della continuità assistenziale e della collaborazione tra ospedale e territorio, temi centrali nel progetto TINCARE (Spoke 5), che promuove l'innovazione tecnologica pe5r favorire una presa in carico personalizzato e sostenibile delle persone anziane.  La partecipazione al Congresso AICPR ha rappresentato un'importante occasione di confronto con esperti e professionisti della cardiologia riabilitativa e preventiva, rafforzando il ruolo dell'infermiere nella promozione di modelli assistenziali innovativi e digitalmente connessi.    
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Novara ospita la seconda edizione della Regenerative Medicine Academy: formazione, innovazione e ispirazione
La seconda edizione della Regenerative Medicine Academy, svoltasi il 15 ottobre 2025 presso l'Auditorium ''Gaudenzio-Cattaneo'' a Novara, ha rappresentato un'importante occasione per la formazione e il confronto nel campo della medicina rigenerativa.    Organizzato dalla prof.ssa Francesca Boccafoschi nell'ambito dello Spoke 5 ''Industry of Health and Silver Economy'' del progetto NODES, l'evento ha riunito relatori di fama internazionale e nazione come i professori Stephen Badylak (Professore Emerito presso il Department of Surgery, Direttore del McGowan Institute for Regenerative Medicine MIRM, e Direttore del Center for Pre-Clinical Tissue Engineering), Alberto Mantovani (Professore Emerito in Patologia Generale presso l’Università Humanitas di Milano e Presidente della Fondazione Humanitas per la ricerca), Giovanni Vozzi (Professore Ordinario di Bioingegneria presso l’Università di Pisa), Marina Boido (Professoressa Ordinaria in Anatomia Umana presso l’Università di Torino) e ancora i dottori Luca Soattin (MSCA Postdoc presso l’Università di Copenaghen), Laura Guerricchio (PhD presso l’Università di Genova), Laura Boschis con Elena Ozzello (Trustech Diagnostics srl), che hanno condiviso con il pubblico i più recenti avanzamenti nella ricerca biomedica e nelle applicazioni cliniche della medicina rigenerativa.    Nel corso delle cinque sessioni tematiche sono stati affrontati argomenti che spaziano dalle nuove frontiere della medicina rigenerativa alle applicazioni cliniche e personalizzate, fino ai progressi nella rigenerazione cardiaca e neuronale, offrendo un quadro aggiornato e multidisciplinare del settore.    Ampio spazio è stato riservato anche alla discussione con il pubblico attraverso sessioni interattive, favorendo un dialogo diretto tra esperti e studenti, elemento cardine della missione formativa dell'Academy, Inoltre, anche quest'anno a presentare gli speaker sono stati i giovani ricercatori (dottorandi e studenti) del laboratorio di Anatomia Umana Rigenerativa, con lo scopo di rendere l'Academy formativa non solo dal punto di vista scientifico ma anche di crescita e formazione personale dei più giovani afferenti al settore disciplinare.    Un momento particolarmente significativo è stato quello dedicato alla presentazione del progetto YOGA, tra i vincitori dei bandi a cascata finanziati da NODES, che rappresenta un esempio concreto di come il programma stia sostenendo la ricerca applicata e la collaborazione tra università e aziende del territorio.    Attraverso incontri di questo tipo, NODES conferma il proprio impegno nel valorizzare il talento dei giovani, favorire il trasferimento tecnologico e nel creare un ecosistema di innovazione capace di generare ricadute tangibili per la medicina del futuro.    ''È stata per me un enorme soddisfazione vedere dialogare ricercatori di fama internazionale e giovani ricercatori. Sono opportunità speciali che rimangono come ricordi indelebili nella memoria e conserverò a lungo le emozioni vissute in questa giornata. L'entusiasmo sia durante l'organizzazione sia durante l'evento era palpabile, per questo motivo stiamo già lavorando per organizzare la terza edizione della Regenerative Medicine Academy UPO'' dichiara la prof.ssa Boccafoschi.    Queste le dichiarazioni dei giovani ricercatori organizzatori dell'evento:  “È stata una grande emozione ascoltare ricercatori importanti, veri pionieri di ciò che studiamo da cui prendere ispirazione.” — Ilenia Karavelia, studentessa in Medical Biotechnologies UPO “È stato un onore avere la possibilità di partecipare a un evento formativo come la Regenerative Medicine Academy con professori e ricercatori internazionali.” — Alaa Jammoul, studentessa in Medical Biotechnologies UPO "Anche quest’anno l’Academy si è dimostrata un evento entusiasmante per studenti e ricercatori! Gli interventi dei relatori nazionali e internazionali hanno favorito un dialogo profondo con gli studenti. Per me è stato un onore moderare la sessione sulle nuove frontiere della medicina rigenerativa.” — Dott.ssa Dalila Di Francesco, dottoranda in cotutela Université Laval (Quebec City) e UPO “Ancora una volta la Regenerative Medicine Academy ci ha regalato entusiasmo e tanta voglia di imparare. Ascoltare e confrontarsi con grandi ricercatori è stato davvero d’ispirazione. Sono grata per l’opportunità di moderare la sessione sulla rigenerazione cardiaca.” — Dott.ssa Simona Casarella, dottoranda in Food, Health and Longevity presso UPO   La giornata si è conclusa in un clima di grande entusiasmo e condivisione, confermando come l’Academy rappresenti non solo un momento di approfondimento scientifico, ma anche uno spazio di ispirazione, incontro e crescita per la nuova generazione di ricercatori.     Il sondaggio condotto tra i partecipanti ha restituito risultati estremamente positivi: il 97% ha dichiarato di aver apprezzato l’evento e il 92% vorrebbe prender parte alla prossima edizione. Molti partecipanti hanno definito l’esperienza “molto stimolante e utile per approfondire la ricerca medica” e “davvero interessante e fonte di ispirazione per il proprio futuro accademico”, evidenziando di aver particolarmente apprezzato le sessioni pratiche e le applicazioni innovative presentate durante l’evento.
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TINCARE: progressi del Research Module 6 sul monitoraggio audiologico digitale
Il team completa la raccolta clinica e avvia analisi comparative tra test standard e digitale nei pazienti con impianto cocleare.  Il research module 6 (RM6) del progetto TINCARE, dedicato alla validazione di strumenti digitali per il monitoraggio audiologico nei pazienti con impianto cocleare, segna un importante traguardo. Il team ha completato la raccolta clinica e consolidato un database longitudinale, aprendo la strada alle prime analisi comparative tra i test standard e quelli digitali.    I risultati preliminari hanno già ottenuto visibilità con l'accettazione di un abstract al Congresso Nazionale SIAF di Bari 2025. Questa innovazione rappresenta un passo decisivo verso strumenti digitali affidabili, capaci di ridurre le barriere geografiche e di ottimizzare la gestione clinica dei pazienti, migliorando in modo significativo la loro qualità di vita.    Nei prossimi mesi, l'attenzione sarà rivolta alla pubblicazione scientifica e alla traslazione clinica dei risultati, rafforzando il ruolo di NODES come motore di ricerca e trasferimento tecnologico in sanità digitale.   
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NEWBREATH alla Notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori al Castello del Valentino
UNIGHT2025 al Castello del Valentino di Torino  UNIGHT si è tenuto a Torino il 26 e 27 settembre 2024, in contemporanea con molte altre città europee, invitando il pubblico a celebrare insieme la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori. Un'occasione immersiva per entrare nel mondo della ricerca, pensata per stimolare una partecipazione attiva al percorso scientifico e offrire la possibilità di conoscere da vicino i risultati ottenuti, scoprendone il valore e l'impatto sulla vita di tutti i giorni.    Le sfide dell'ingegneria per la salute respiratoria    Tra le 350 attività proposte, i ricercatori e le ricercatrici del Research Module NEWBREATH hanno proposto ''A TUTTO FLUSSO'': Il puzzle della ventilazione'' un giorno di costruzione per grandi e piccoli, in cui i partecipanti sono invitati ad assemblare nel minor tempo possibile un circuito di ventilazione utilizzando componenti reali.  La sfida proposta ha riscosso molto successo, e ha dato l'opportunità, ai più grandi, di conoscere le attività svolte nella ricerca di NEWBREATH svolta al Politecnico di Torino, e ai più piccoli, di misurarsi con attività di logica per guadagnarsi un posto nella TOP 5 della Notte.   
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Quando il calcio fa la differenza
Il dott. Giuseppe Cappellano, la prof.ssa Tracey Pirali, la dott.ssa Rita Di Martino ed in collaborazione con la dott.ssa Beatrice Riva e il dott. Luigi Azzarone (ChemiCare) hanno recentemente pubblicato, nella prestigiosa rivista Autoimmunity Reviews, una revisione scientifica dal titolo ''Calcium signaling dysregulation in rhemuatoid arthritis: a comparative perspective with osteoarthritis'' (doi: 10.1016/j.autrev.2025.103923).   L'artrite reumatoide (AR) e osteoartrite (OA) sono tra le malattie croniche più diffuse a livello globale, con un impatto significativo sui pazienti e sui sistemi sanitari. Nonostante abbiano un'eziologia e una progressione differenti, le evidenze più recenti indicano che la segnalazione del calcio svolge un ruolo chiave nella patogenesi di entrambe, influenzando numerosi processi cellulari nei tessuti articolari.    Il calcio, infatti, è essenziale per funzioni fondamentali come l'espressione genica, la contrazione muscolare, il ciclo cellulare, la proliferazione, l'apoptosi e la trasmissione sinaptica. Nel contesto delle malattie articolari, uno squilibrio dell'omeostasi del calcio ha conseguenze rilevanti, poiché i processi osteogenici e condrogenici, così come la formazione della matrice extracellulare, dipendono strettamente dai livelli di calcio. In questo processo può essere coinvolto anche il SOCE (Store-Operated Calcium Entry), un meccanismo che regola l'ingresso del calcio nelle cellule e che, se alterato, contribuisce all'infiammazione e al danno articolare.    La revisione propone un'analisi comparativa dei meccanismi di regolazione del calcio in AR e OA, concentrandosi sulle cellule e i tessuti maggiormente coinvolti, e offre una panoramica sulle terapie emergenti che mirano a modulare il matabolismo del calcio.Questi approcci potrebbero aprire nuove prospettive terapeutiche, migliorando le opzioni attualmente disponibili per i pazienti.      Adattata da  Nguyen TD, Abreu H, Tommasi N, Azzarone L, Di Martino RMC, Riva B, Raineri D, Pirali T, Chiocchetti A, Cappellano G. Calcium signaling dysregulation in rheumatoid arthritis: a comparative perspective with osteoarthritis. Autoimmun Rev. 2025 Aug 28;24(12):103923. doi: 10.1016/j.autrev.2025.103923 
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Ricerca infermieristica e innovazione: INTERCOACH al 56° Congresso ANMCO
I Ricercatori di TINCARE presentano i risultati preliminari di INTERCOACH, un programma infermieristico di teleassistenza per migliorare l'autocura dei pazienti con scompenso cardiaco.    Dal 15 al 17 maggio, a Rimini, i Ricercatori del Research Module 1 di TINCARE hanno partecipato al 56° Congresso Nazionale ANMCO presentando un poster dedicato a INTERCOACH, progetto di telenursing rivolto a persone con scompenso cardiaco. L'iniziativa mira a rafforzare l'autocura attraverso un percorso educativo infermieristico a distanza integrato da telemonitoraggio domiciliare dei parametri clinici.  I pazienti coinvolti nel programma hanno mostrato un'elevata accettazione del percorso, con un'adesione consistente ai follow-up telefonici strutturali e un impiego quotidiano degli strumenti quotidiani di telemonitoraggio forniti. I pazienti hanno manifestato un senso di maggiore sicurezza nella gestione quotidiana della loro condizione, segnalando una partecipazione attenta e motivata al programma.    Grazie al monitoraggio a distanza, gli infermieri sono riusciti a identificare tempestivamente potenziali segnali di instabilità clinica, attivando alert in tempo utile. Questo ha consentito un approccio proattivo nella gestione dei casi, facilitando comunicazioni più rapide e mirate con i servizi sanitari territoriali o ospedalieri, quando necessario.  La seduta educativa pre-dimissione e i colloqui telefonici di follow-up hanno favorito l'empowerment del paziente e dei suoi familiari, stimolando consapevolezza sui segnali d'allarme della malattia, sull'importanza dell'aderenza terapeutica e sul valore del coinvolgimento attivo nella gestione dello scompenso cardiaco. 
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Dolore e cervello: un nuovo approccio nutraceutico che svela il potenziale analgesico di una combinazione naturale contro l'infiammazione
Una ricerca condotta dal Laboratorio di Fisiologia del DISSTE, Università del Piemonte Orientale, mostra come la combinazione di due sostanze, quali Palmitoiletanolamide (PEA) ed Equisetum arvense L. (Equiseto), sia in grado di agire direttamente sul cervello riuscendo così a ridurre dolore e infiammazione, dopo aver superato la barriera ematoencefalica.    Il dolore cronico e le neuropatie rappresentato una sfida per milioni di persone nel mondo, spesso trattate con farmaci che, pur efficaci, possono causare effetti collaterali significativi. La ricerca scientifica si sta orientando sempre di più verso soluzioni naturali e complementari, proprio come è stato effettuato da una recente ricerca condotta dal Research Module 2 di TINCARE del progetto NODES, pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients (MDPI) che aggiunge un tassello importante in questa direzione.    Nel dettaglio è stato studiato in vitro il comportamento di una formulazione composta da PEA, una molecola lipidica con proprietà antiinfiammatorie, ed estratto di Equiseto, una pianta utilizzata tradizionalmente per le sue proprietà antiossidanti. Utilizzando un modello cellulare avanzato che simula la barriera ematoencefalica (BBB) validato in letterature scientifica, è stato osservato che questa combinazione non solo riesce ad attraversare efficacemente la barriera che protegge il cervello, ma esercita anche un'azione diretta sulle cellule nervose e glieli coinvolti nei meccanismi del dolore.    I risultati sono promettenti: la miscela ha migliorato la vitalità cellulare, ridotto lo stress ossidativo e abbassato i livelli di molecole infiammatorie. Inoltre, ha modulato positivamente alcuni meccanismi intracellulari chiave legati alla percezione del dolore e alla neuroinfiammazione, tra cui si possono citare i recettori degli endocannabinoidi su cui la combinazione agisce modulando i livelli dei principali endocannabinoidi come l'anandamide.  Questa scoperta apre nuove prospettive per lo sviluppo di integratori o trattamenti nutraceutici in grado di supportare il sistema nervoso centrale e contribuire al sollievo dal dolore in modo naturale e meno aggressivo rispetto ai tradizionali farmaci. 
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bioPmed al 25° Convegno Nazionale AIIC di Napoli
Napoli, 14-17 giugno 2025 - Il 25° Convegno Nazionale AIIC, tenutosi a Napoli, ha visto la partecipazione di oltre 2500 esperti, istituzioni e aziende, confermandosi evento di riferimento per innovazione e sostenibilità in sanità. I temi principali sono stati la sostenibilità ambientale e l'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di responsabilizzare tutti gli attori del sistema sanitario. Tra gli argomenti trattati: il riutilizzo delle tecnologie mediche (second hand), il Right to Repair, l'interoperabilità dei dispositivi medicali e i criteri ESG. Si è discusso del potenziale della telemedicina, delle stampanti 3D e di progetti innovativi come Telestroke e TED. È stato sottolineato il ruolo chiave dell'ingegneria clinica nella gestione consapevole delle tecnologie. Il mondo industriale ha partecipato attivamente, con premi assegnati ai progetti più innovativi. Il convegno ha lanciato un messaggio chiaro: occorre accelerare l'integrazione tra sanità, tecnologia e sostenibilità ambientale.    bioPmed ha partecipato con uno stand collettivo, rappresentando il Sistema Poli e l'ecosistema dell'innovazione NODES. Sono state protagoniste le aziende del Polo che hanno aderito alla collettiva (Azoi, Syndiag, Nuova BN, SurgiQ, DAIRI, Ospedale di Alessandria), insieme ad altre realtà del network di Bioindustry Park e NODES (INTA, Robosan).   L'evento ha offerto un'importante opportunità di visibilità grazie alla partecipazione agli AIIC Awards e al premio AIIC, con la possibilità per le aziende del Polo e del network di presentare i propri progetti innovativi.  Il convegno ha permesso anche di valorizzare le attività legate ai progetti NODES.  Tra i progetti presentati:  Pocus AI: intelligenza artificiale per l'ecografia in telemedicina per la diagnosi precoce ginecologica al punto di cura; TEPSIM: simulatore di pianificazione dell'embolizzazione transarteriosa;  TOT-AL: ottimizzazione della Transizione Ospedale Territorio presso l'Ospedale di Alessandria;  ROBO-HOSPITAL: piattaforma robotica per la gestione dei campioni biologici negli ospedali.    La partecipazione ha permesso di rafforzare il posizionamento dei progetti come esempi concreti di tecnologie e soluzioni a beneficio della salute e dell'ambiente. 
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La ricerca del progetto NODES al Meeting Annuale del Capitolo Italiano della European Society of Biomechanics e sul Journal of Biomechanics
I ricercatori di NEWBREATH al congresso del Capitolo Italiano della European Society of Biomechanics. Dal 18 giugno al 19 giugno scorsi i membri Italiani del Capitolo Italiano della European Society of Biomechanics si sono riuniti a Palermo per il loro congresso annuale, il principale evento Italiano per esperti nel settore della biomeccanica: l'ESB-ITA2025. All'evento hanno partecipato i giovani ricercatori guidati dal Prof. Alberto Audenino, dalla Prof.ssa Mara Terzini e dal Dr. Simone Borrelli, i quali hanno colto l'occasione per divulgare gli ultimi risultati delle attività di ricerca svolte nell'ambito di NEWBREATH, il Research Module 4 di TINCARE che mira a sviluppare un dispositivo di ventilazione per il supporto dei pazienti in ambiente domiciliare.  In particolare, è stato presentato il lavoro dal titolo ''Optimization of Non-Invasive Ventilation Interfaces: Experimental Insights into Reducing CO2 Rebreathing''. che riguarda lo studio dell'accumulo di Anidride Carbonica all'interno di interfacce di tipo casco e maschera comunemente utilizzate nell'erogazione non invasiva di terapia ventilatoria. Lo studio ha permesso di identificare le interfacce a maggior rischio di accumulo, e di proporre design innovativi che permettono la riduzione di questo fenomeno, aumentando così la sicurezza per il paziente ventilato.    L'analisi delle interfacce per la ventilazione non invasiva pubblicata anche sul Journal of Biomechanics. Proprio in concomitanza con l'evento, è stato pubblicato sulla rivista d'elezione per la comunità della biomeccanica, il Journal of Biomechanics, l'articolo scientifico che approfondisce questo tema, e che può essere consultato gratuitamente (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0021929025003380?via%3Dihub). Le giornate di Palermo e la pubblicazione su questa importante rivista scientifica rappresentato un ulteriore stimolo alla prosecuzione della ricerca e hanno favorito la condivisione dei risultati con la comunità della biomeccanica respiratoria, in Italia e all'estero. 
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Nuovo studio RM5: monitoraggio EDA e ECG per studiare l'effetto delle dinamiche sociali sui compiti cognitivi
Il Research Module 5  del progetto TINCARE NODES - Spoke 5 ha avviato una nuova sperimentazione dedicata all'analisi dell'impatto delle interazioni sociali su stress e performance cognitiva, attraverso l'uso integrato di strumentazione fisiologica non invasiva e compiti digitali gamificati. Nel corso delle sessioni sperimentali, i partecipanti svolgono esercizi mirati allo studio della memoria e delle funzioni esecutive, e come queste vengono influenzate da contesti cooperativi o competitivi. Durante l'attività, vengono registrati i segnali di attività elettrodermica (EDA) e elettrocardiagramma (ECG), utili per monitare l'andamento dell'attivazione fisiologica e delle risposte emotive.  Questa combinazione metodologica consente di studiare come diversi contesti sociali influenzino la regolazione dello stress e l'efficacia nei compiti cognitivi. L'obiettivo finale è la creazione di una piattaforma digitale per la riabilitazione cognitiva, rivolta a persone con decadimento cognitivo, o chiunque voglia tenere la mente in forma, che integri gamification, riabilitazione e principi di neuroestetica per aumentare l'engagement e l'efficacia dell'intervento.    Partecipa anche tu!    Il team del RM5 sta attualmente cercando nuovi volontari interessati a partecipare alle sessioni sperimentali, che si svolgono presso l'Università di Torino.  Per candidarti o ricevere maggiori informazioni, puoi scrivere a: francesca.piovesan@unito.it    
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Grandi emozioni e spirito di squadra alla Students Challenge ''UPO Anatomy Talent 2025 (III edizione)''
In una dimostrazione di conoscenza anatomica e spirito collaborativo si è conclusa on grande successo la Students Challenges ''UPO Anatomy Talents 2025'', evento ideato e coordinato dalla Prof.ssa Francesca Boccafoschi, responsabile del flagship project INNDIANA nell'ambito del progetto NODES - Nord Ovest Digitale e Sostenibile (Spoke 5 - Industria della Salute e Silver Economy).  Il 6 giugno, presso il Centro SIMNOVA di Novara, giovani talenti provenienti da Università del Piemonte Orientale, Università di Torino, Università di Bologna, Università di Cagliari, Università di Verona e Università di Genova, si sono messi alla prova in un percorso di simulazioni ad alta intensità, tra tavoli anatomici virtuali, test di anatomia microscopica, sfide su cuore, ossa, muscoli, splancnologia e perfino un confronto tra intelligenza artificiale e sapere umano. L'evento non è stato solo una competizione, ma un vero e proprio laboratorio formativo esperenziale, che ha permesso agli studenti di:  mettere alla prova le proprie conoscenze teoriche in scenari realistici; apprendere facendo, grazie all'approccio learning by doing; sperimentare il lavoro in team e la gestione del tempo e dello stress; migliorare le proprie capacità comunicative e decisionali in situazioni complesse. Vincitori dell'edizione 2025:  🥇Università del Piemonte Orientale 🥈Università di Verona 🥉 Università di Torino    L'obiettivo della challenge? Formare medici competenti, consapevoli e pronti ad affrontare le sfide della professione sanitarie con preparazione, empatia e spirito critico. Un'esperienza immersiva che ha unito teoria, pratica e innovazione, confermando ancora una volta l'importanza di approcci didattici dinamici e multidisciplinari nella formazione universitaria in ambito medico.    La prof.ssa Boccafoschi commenta: ''Questa terza edizione del talent è stata particolarmente entusiasmante! Abbiamo ottimizzato diversi aspetti dell'organizzazione grazie alle esperienze passate. La collaborazione degli altri atenei anche nelle fasi organizzative ha arricchito notevolmente i contenuti. È sempre gratificante vedere i volti sorpresi e sorridenti degli studenti, che trovano coinvolgente e divertente la vita universitaria anche nei momenti di formazione ed apprendimento''.    Si ringraziano per il supporto: Piccin Nuova Libraria S.p.A., Sectra, Anatomage Inc., Zaccanti S.p.A., Wolters Kluver Italia, Ceabis.         
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Al via l'arruolamento per lo studio clinico sulla maglietta DZero
Il Research Module 2 di TINCARE esplora nuove strategie per il benessere osteomuscolare   Il gruppo di ricerca Research Module 2 del gruppo TINCARE ha avviato l'arruolamento dei pazienti per uno studio clinico monocentrico volto a valutare l'efficacia della maglietta DZero, un dispositivo medico indossabile di classe I, su soggetti con dolore lombare o cervicale. Coinvolgimento, innovazione e medicina non farmacologica al centro della ricerca.  Con entusiasmo e spirito innovativo, il Research Module 2 dell'Università del Piemonte Orientale ha avviato ufficialmente l'arruolamento dei pazienti presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria SS Antonio e BIagio e Cesare Arrigo di Alessandria, per uno studio clinico dedicato alla valutazione dell'efficacia della maglietta DZero, un dispositivo medico indossabile di classe I, realizzato con fibre tessili impregnate di nanoceramica.    Lo studio, di tipo pre-post e monocentrico, coinvolgerà 50 soggetti adulti affetti da problematiche osteomuscolari, in particolare lombalgia o cervicalgia, sintomi diffusi che impattano significativamente sulla qualità della vita quotidiana. Il percorso di studio si articolerà in tre momenti principali: una visita iniziale (T0), un follow-up (T1) e una valutazione finale a 30 giorni (T2). In ciascuna fase verranno raccolti dati relativi alla qualità della vita (EQ-5D-5L), al dolore percepito (Short Form McGill Pain Questionnaire), al benessere generale (WHO-5) e alla fatica (Borg CR10). Tutti i partecipanti riceveranno gratuitamente la maglietta DZero da indossare quotidianamente durante il periodo di studio, secondo le indicazioni fornite al team clinico.    Un aspetto fondamentale dello studio riguarda anche la raccolta sistematica di dati sulla sicurezza e tollerabilità di DZero, con particolare attenzione all'eventuale comparsa di reazioni avverse cutanee (come rash o irritazioni) e alla durabilità del materiale durante l'uso quotidiano. Trattandosi di un dispositivo medico di classe I, è essenziale documentarne in modo rigoroso non solo l'efficacia percepita, ma anche la sicurezza a breve termine e la resistenza all'usura, in linea con le normative vigenti in ambito medico e regolatorio.  Il reclutamento rappresenta un passo decisivo verso una medicina sempre più personalizzata, orientata al benessere e alla sostenibilità. La tecnologia della maglietta DZero, basata sull'emissione di onde infrarosse lontane da parte delle particelle ceramiche integrate, mira a favorire la microcircolazione e il rilassamento muscolare, offrendo un possibile supporto complementare per chi convive con dolori cronici.