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Un nuovo dispositivo per la spasticità premiato a livello nazionale, frutto della collaborazione nata in NODES

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La collaborazione nata all'interno del progetto NODES, in particolare con l'iniziativa MOVEWISE, ha favorito la sinergia tra il Politecnico di Torino, l'Università del Piemonte Orientale e l'azienda 221e, generando un percorso di ricerca che ha ottenuto un importante riconoscimento nazionale nel settore della sclerosi multipla. 


Il lavoro ha portato allo sviluppo di ''Smart Assessment of Spasticity'', un sistema indossabile pensato per misurare in modo oggettivo il livello di spasticità muscolare. Il dispositivo, semplice da usare e adatto al contesto clinico e domiciliare, è frutto della collaborazione tra il Dr. Marco Caruso, la dr.ssa Rachele Rossanigo e il prof. Andrea Cereatti per il Politecnico di Torino, dr. Domizia Vecchio per l'Università del Piemonte Orientale e l'ing. Marco Signorelli per 221e. 

A questo nucleo si aggiunge il contributo dell'Università di Sassari, con il coinvolgimento della prof.ssa Franca Deriu, il prof. Andrea Manca e la dr.ssa Lucia Ventura, realtà con cui il Politecnico collabora da tempo. 

 

Il progetto ha conquistato il terzo posto al premio ''Break the MSterious Award'', iniziativa promossa da INDICON e INNLIFE per valorizzare soluzioni innovative dedicate alla sclerosi multipla. La competizione ha coinvolto università, centri di ricerca e imprese italiane impegnato nello sviluppo di tecnologie capaci di migliorare la qualità della vita dei pazienti. 

 

La tecnologia alla base del dispositivo è tutelata da un brevetto congiunto tra il Politecnico di Torino e l'Università degli Studi di Sassari, concesso il 17 luglio 2025. La soluzione si basa su un braccialetto dotato di sensori miniaturizzati che rilevano in modo simultaneo movimento e forza esercitata dall'articolazione, permettendo di ottenere una stima oggettiva e rapida del grado di spasticità. Il brevetto consolida il valore scientifico e applicativo di questa tecnologia, offrendo una base solida per futuri sviluppi e per la sua potenziale integrazione nei percorsi clinici. 

 

''La nostra idea nasce dal desiderio di rendere la valutazione della spasticità più accessibile e precisa, soprattutto per chi convive ogni giorno con questa condizione'' commenta Marco Caruso. ''Il risultato ottenuto ci incoraggia a proseguire, consegnandoci nuove opportunità di sviluppo e di estensione verso altri disturbi del movimento''. 

 

Il riconoscimento ottenuto rappresenta un esempio del valore che iniziative come NODES possono generare, facilitando connessioni tra università, imprese e competenze diverse, con ricadute concrete nel campo delle tecnologie per la salute.