
REDiRECt-Gd

Scheda del progetto
Università degli Studi di Torino
RTD-A - Eleonora Cavallari
La Risonanza Magnetica (MRI) è una delle più potenti tecniche di imaging clinico per diagnosticare varie malattie come cancro, malattie neurologiche, malattie metaboliche e cardiovascolari. Circa il 40% delle scansioni MRI utilizzano agenti di contrasto a base di Gadolinio (GBCA) per migliorare le informazioni diagnostiche e rilevare tessuti patologici. In Europa, vengono effettuate oltre 25 milioni di scansioni MRI all'anno, di cui circa 10 milioni utilizzano GBCA (un quarto del totale mondiale). I GBCA vengono eliminati dal corpo umano attraverso le urine e finiscono nelle fognature delle città.
- Progettare nuove sequenze MRI che permettano di ridurre la dose di Gd somministrata ai pazienti durante l'analisi clinica, rendendo anche maggiormente informative l’ MRI in termini diagnostici.
- Sviluppare un protocollo per il recupero del Gd dalle urine dei pazienti, riducendo così l'eliminazione nelle reti fognarie e la contaminazione ambientale.
I sistemi di trattamento delle acque reflue non riescono a rimuovere il gadolinio, quindi circa 400 tonnellate di Gd all'anno finiscono nelle acque ambientali (fiumi, laghi, mari) in Europa, accumulandosi principalmente nelle grandi città vicino agli ospedali. Questa contaminazione ambientale ha un impatto grave sulla flora e fauna acquatica, interferendo con diversi processi biochimici.
Questa proposta richiede un team interdisciplinare con competenze in chimica, biotecnologie, imaging molecolare, radiologia e analisi delle immagini, tutte presenti nel team proposto per il progetto.
I risultati proposti mirano ad avere un impatto sia in termini di salute umana (migliroamento della diagnosi) che ambientale (riduzione della contaminazione da Gd).
In tal senso, i beneficiari saranno in prima linea i pazienti oncologici, di seguito personale medico e ospedaliero e, infine, tutta la popolazione per un miglior beneficio ambientale.