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Il CAI Torino e Politecnico di Torino invitano gli studenti a sfidarsi per lo sviluppo di soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei rifugi alpini

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Il percorso porterà gli studenti a proporre soluzioni, metodi e tecnologie per rispondere alle complessità dettate dal contesto dei rifugi alpini

Nel quadro delle attività formative promosse nell’ambito dell’Ecosistema dell’Innovazione Nord Ovest Digitale e Sostenibile - Spoke 4 - Montagna digitale e sostenibile, il CAI Torino ed il Politecnico di Torino hanno promosso una sfida (Challenge) per gli studenti di ingegneria e architettura chiedendo di proporre e sviluppare soluzioni innovative per i rifugi alpini.

All’invito hanno risposto numerosissimi studenti del Politecnico, molti dei quali già con la passione per la montagna ed altri con la forte volontà di avvicinarsi a questa realtà che in Piemonte ci accompagna da sempre con la splendida cerchia di montagne che ci circonda. Oltre 100 studenti hanno risposto alla call e 30 sono stati selezionati per partecipare alla sfida.
Il percorso porterà gli studenti, suddivisi in gruppi di lavoro, a proporre soluzioni, metodi e tecnologie per rispondere alle complessità dettate dal contesto specifico dei rifugi alpini in particolare concentrandosi sull’acqua e sull’energia. Questi temi presentano problemi e sfide sia per l’immagazzinamento sia per l’approvvigionamento, anche nello scenario delineato dai cambiamenti climatici, che sono anche più evidenti in alta montagna.

 

La sfida

La proposta di soluzioni ingegneristiche innovative per l’immagazzinamento, il trattamento e il riuso dell’acqua e per la produzione e gestione dell’energia per una gestione dei rifugi più efficiente, sostenibile, e resiliente ai cambiamenti climatici.

 

Il percorso

Dopo una fase di formazione/informazione in cui docenti del Politecnico di Torino e esperti del CAI Torino hanno illustrato ed inquadrato le tematiche principali, gli studenti suddivisi in gruppi multidisciplinari e con il supporto di mentor qualificati, proporranno idee e soluzioni per la sfida che è stata lanciata.
Nel percorso sono, anche, previste uscite didattiche presso un rifugio di bassa quota e un rifugio di alta quota, pensate e strutturate in modo da consentire agli studenti di prendere visione e “toccare con mano” gli aspetti che sono chiamati ad affrontare.