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Metodologia e Applicativo per la Stima delle Performance del Lavoro Ibrido in Territori montani
Montagna e lavoro smart
MASPLIT
Scheda del progetto
Responsabile
P.i Resp.Scientifico
Prof. Antonella Cugini
Università della Valle d'Aosta - Université de la Vallée d'Aoste
Team
Data
Data avvio
Durata
Durata
14 mesi
Valore
Valore approvato
83.175,00 €
Investimento
Investimento nodes
83.175,00 €
Dipartimento
Dipartimento
Università della Valle d'Aosta - Université de la Vallée d'Aoste

A seguito della pandemia, molte piccole e medie imprese (PMI) hanno sviluppato forme di lavoro a distanza e di lavoro agile (che chiamiamo lavoro flessibile remoto). Dopo la fase pandemica, molte PMI hanno optato per forme di lavoro ibrido, dove il lavoratore ha la possibilità di lavorare in remoto solitamente fino a 2 o 3 giorni alla settimana. Questo cambiamento ha richiesto nuove forme organizzative e l’assegnazione settimanale di obiettivi. A causa della complessità e dei costi, tuttavia, solo poche PMI si sono dotate di strumenti gestionali adatti misurare e valutare gli effetti di questo cambiamento organizzativo. Questa criticità riguarda in modo particolare le imprese localizzate in territori montani.
Il progetto consiste nel raffinare la metodologia dell’Activity-Based Costing (ABC), e nella realizzazione di un prototipo di un applicativo a basso costo accessibile da cloud che permetta alle PMI di valutare le performance lavorative attraverso la scomposizione in processi delle attività svolte dal lavoratore anche tenendo conto di modalità lavorative ibride.


Il progetto è articolato in 4 fasi.
• Nella prima fase, si adatta la metodologia dell’ABC per tenere conto anche del lavoro flessibile in remoto.
• Nella seconda si sviluppa una nuova metodologia che chiameremo Activity Multidimensional Performance (AMP) volta a valutare in modo completo la performance delle attività: questa include parametri di efficienza, qualità dell'output, soddisfazione del destinatario e tempi di svolgimento.
• La terza fase sviluppa una nuova metodologia chiamata Process Performance Management (PPM), che combina i risultati delle due metodologie precedenti (ABC e AMP) al fine di misurare e progettare o riprogettare l’attribuzione delle diverse attività tra lavoro flessibile in remoto e lavoro in presenza.
• Nell’ultima fase, viene realizzato un applicativo che consente la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la riorganizzazione della attività sulla base di queste nuove metodologie.

 

Obiettivi
Document

Il progetto ha l’obiettivo di creare una metodologia efficace per governare i processi al fine di migliorarne efficienza ed efficacia e quindi, più in generale, migliorare le performance aziendali. Questa metodologia è destinata ad acquisire crescente importanza e centralità per l’organizzazione aziendale anche a seguito della crescita dell’utilizzo del lavoro remoto (anche in forma ibrida) in
molte funzioni aziendali.
L’importanza di questa metodologia deriva anche dalla constatazione che non esistono ancora proposte, modelli o metodologie analoghe a livello internazionale. Anzi, l’analisi dello stato dell’arte della letteratura in questo ambito evidenzia l’evidenza di un vero e proprio gap che appare ancora lontano dall’essere colmato, nonostante la crescente importanza e criticità del tema.
Il progetto non si limita a proporre una metodologia, ma si traduce nella creazione di un prototipo (versione alfa di un applicativo) che permetta all’impresa di valutare le performance lavorative attraverso la scomposizione in processi delle attività svolte dal lavoratore e la loro misurazione. In questo modo sarà possibile per l’impresa organizzare meglio le attività di lavoro e valutare i benefici o i costi delle diverse modalità di lavoro in sede e in remoto.

Risultati attesi
Document

L’output finale del progetto consiste nella realizzazione di un prototipo di un sistema gestionale informatico predisposto per gestire le tre metodologie descritte. Il prototipo conterrà già tutte le schede di raccolta dati, gli algoritmi di elaborazione e le tabelle di reporting che consentiranno di applicare le tre metodologie.


Il prototipo permetterà all’utente di:
• caricare l’elenco delle attività ed i dati necessari per alimentare il cruscotto;
• scegliere il livello di applicazione delle tre metodologie, fermandosi alla prima o proseguendo fino alla terza, a seconda delle sue esigenze e disponibilità di dati;
• accedere alle informazioni in cloud attraverso credenziali coperte da password di accesso alla ‘sezione’ della piattaforma ad essa dedicata;
• salvare i dati su cloud per una futura interrogazione o integrazione in qualunque momento dei dati e/o effettuare nuove elaborazioni.

Impatto
Document

La nuova metodologia e l’applicativo potranno portare importanti vantaggi alle imprese da un punto di vista organizzativo.
Il sistema PPM può essere di grande aiuto per le imprese che vogliono sfruttare l’opportunità offerta dal cambiamento culturale che caratterizza questo momento storico, in parte come effetto dell’esperienza vissuta durante la pandemia.
Le imprese stanno ripensando le modalità tradizionali del lavoro in sede, caratterizzato dal ‘controllo a vista’ da parte del superiore gerarchico e dalla misurazione del tempo di ingresso e uscita dal luogo di lavoro (la sede dell’impresa).
Il sistema PPM consente alle imprese di simulare, sulla base di parametri multidimensionali, il modo ottimale di assegnare a ciascuna persona le attività da svolgere in sede rispetto a quelle da svolgere in remoto, di definire il peso del lavoro in sede rispetto a quello in remoto, di definire quali attività devono essere svolte individualmente e quali in team, e così via. Si tratta di ottimizzare i processi organizzativi aziendali rispettando, anzi valorizzando, le predisposizioni e le esigenze dei lavoratori