
STAMBECCO
Sostenibilità Territoriale dell'Alta Montagna attraverso Biodiversità Ecosistemi Cultura Collettività e Ospitalità

Scheda del progetto
Il progetto intende proporre un nuovo modello di rigenerazione montana sviluppandone un esempio pilota in aree montane nel comune di Rassa (VC). Grazie ai nuovi strumenti digitali ad oggi disponibili, nonché all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, esso intende riportare in montagna una presenza umana stabile, che perpetui le attività produttive e di gestione del territorio e del paesaggio tradizionali, consentendone al contempo una maggiore fruizione e diffusione. Inoltre, il progetto intende promuovere la biodiversità superando la strategia della mera conservazione e proponendo un’azione di modifica del territorio, scientificamente validata, mirata alla rigenerazione di habitat storici che stanno scomparendo.
Contatti:
Federica Barone
federica.barone@neorisorse.net
3485412416
Riavvicinare le persone (specialmente i più giovani) al territorio montano, promuovere il turismo sostenibile e di qualità, garantire la conservazione di un patrimonio naturalistico e culturale che rischia di estinguersi, creare occupazione riattivando la multi-funzionalità dell’alta montagna (produzione, turismo, didattica, natura) con l’ausilio della tecnologia e del digitale e, infine, valorizzare l’attuale richiesta di “neoruralità”, grazie all’evoluzione del modello lavorativo (smart working).
Sfrutta le nuove tecnologie per implementare un modello integrato di fruizione e gestione del territorio montano ad alta quota che coniughi le tradizionali attività produttive con nuove possibilità di fruizione turistica nella forma dell’ospitalità diffusa. Fondamentali sono le infinite possibilità fornite dalla domotica, dalla connessione in rete e il controllo da remoto, dagli ausili digitali per la pastorizia (es. recinzioni virtuali), dai sistemi di produzione di energia da fonte rinnovabile nonché da sistemi di divulgazione innovativi.
Il progetto mira a riattivare una filiera di economia locale fortemente connessa al patrimonio culturale, paesaggistico e storico, garantendo maggiore biodiversità e presidio contro il degrado territoriale, riduzione dei costi, ottimizzazione delle risorse e raggiungimento di elevati standard di sicurezza. L’iniziativa permetterà di accrescere il livello di occupazione in aree in stato di abbandono, riattivando la multi-funzionalità dell’alta montagna (produzione, turismo, didattica, natura) grazie alla collaborazione con gli Enti locali e gli stakeholders per la sua attuazione.