Progetto INTERFACE

Transizione ecologica partecipativa e digitale per le comunità montane

Progetto bandiera spoke 4 Interface
Il progetto INTERFACE mira a offrire un piano strutturato di ricerca e azione per la rigenerazione e ripopolamento dei territori montani
Settori
  • Rigenerazione aree montane;

  • Valorizzazione patrimonio ambientale, culturale e turistico;

  • Legno e filiere locali per il settore edilizio;

  • Soluzioni innovative per la fornitura di servizi essenziali in aree remote.

 

Scientific Leader 

Prof.ssa Silvana Dalmazzone, Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”, Università degli Studi di Torino

 

Temi

Al progetto bandiera 3 - INTERFACE partecipano numerose ricercatrici e numerosi ricercatori (economisti, geografi, architetti, esperti di trasporti, esperti di istruzione e didattica) che condividono l’obiettivo di elaborare strategie di ricerca e azione focalizzate sulla rivitalizzazione e il ripopolamento delle regioni montane. Queste strategie si basano su modelli che sono in sintonia con il contesto culturale locale e che sono capaci di adattarsi alle mutevoli condizioni ambientali che caratterizzano i singoli territori. Il progetto comprende sei moduli di ricerca interdisciplinari (RM) che collaborano continuamente, condividendo dati, risultati e progettualità.

L'obiettivo principale del progetto è investigare, progettare e testare modelli innovativi per la gestione dei servizi pubblici e delle imprese

Obiettivi

L’obiettivo di INTERFACE è sviluppare e testare modelli innovativi per la gestione dei servizi pubblici, del patrimonio edilizio, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche nelle aree montane. Ciò richiede investimenti in innovazione sociale e territoriale, con strumenti basati su cooperazione e inclusione e la riattivazione delle catene produttive locali. Il cuore del progetto è l’uso di strumenti digitali per connettere le aree interne, esplorare soluzioni innovative per i servizi locali e rivitalizzare le attività socio-economiche.

 

Obiettivi specifici

  • Mappare i cambiamenti socio-demografici in corso, rilevare i bisogni e le criticità nell'accesso ai servizi da parte di residenti e turisti, analizzare nuove forme insediative, recensire forme tradizionali di governance locale ed elaborare strumenti legali e amministrativi per la gestione delle risorse dei territori montani.
  • Progettare e testare nuove forme di erogazione di servizi essenziali, in particolare trasporti e istruzione, e nuovi modelli di business attraverso lo sfruttamento delle tecnologie digitali e la co-progettazione con le comunità locali e le aziende del territorio.
  • Innovare il ciclo di vita degli edifici, puntando alla ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente con soluzioni per migliorarne l’efficienza energetica e l’impatto sismico, realizzando prototipi innovativi e integrando soluzioni digitali per monitorare e migliorare le prestazioni degli immobili.

 

Risultati attesi

INTERFACE produce una base di conoscenza fondamentale per interpretare al meglio il potenziale che la transizione digitale ed ecologica offre ai territori montani. Il progetto produrrà inoltre numerose esperienze, proofs of concept e casi studio utili a valutare concretamente le opzioni percorribili, i possibili ostacoli e le opportunità che le soluzioni organizzative e tecnologiche testate offrono alle comunità locali.

Le soluzioni sviluppate e sperimentate dal progetto INTERFACE testano sul campo l’efficacia di strategie di valorizzazione del patrimonio storico, culturale, architettonico, naturale e paesaggistico dei territori. In tal modo, il progetto vuole generare impatti positivi per le comunità locali e per le piccole e medie imprese, aumentandone la capacità di cooperazione e la concorrenzialità.

Impatto sul territorio

In linea con gli obiettivi e le metodologie di NODES, il progetto INTERFACE genera risorse utili alle piccole e medie imprese nei territori di riferimento. INTERFACE promuove la collaborazione tra il mondo della ricerca, il settore produttivo e le istituzioni locali, valorizzando i risultati scientifici, facilitando il trasferimento tecnologico e accelerando la digitalizzazione delle imprese e dei servizi, con un focus sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale dei territori coinvolti. Il progetto favorisce  la cooperazione per l'applicazione, la sperimentazione e l'adozione di tecnologie innovative e sostenibili.

 

I moduli di ricerca (RM)

Il progetto INTERFACE si articola in 6 Research Modules:

 

RM1: Ricerca su nuove condizioni socio-ecologiche come opportunità di rigenerazione nelle aree montane

Questo modulo di ricerca indaga il processo di crescente obsolescenza delle infrastrutture e del patrimonio architettonico montano. La ricerca mira a sviluppare una visione del territorio come una "scuola di adattamento" attraverso la creazione di un quadro di ricerca progettato per studiare, comprendere e diffondere nuovi modelli architettonici e insediativi che si adattino alle condizioni ambientali (in mutamento) e patrimoniali dei singoli luoghi.

 

RM2: Competitività delle attività economiche e valorizzazione dei beni naturali e culturali nelle aree montane e remote

Gli scopi principali dell’RM2 includono la ricerca e la sperimentazione di strategie per la valorizzazione di itinerari naturalistici e culturali, in diverse aree montane. Il RM coinvolge due aree di studio, una situata nella regione piemontese del Nord Italia (Valle Varaita e Val Pellice) e una in Basilicata (Montagna Materana) nel Sud Italia. Le azioni in corso includono la mappatura delle attività economiche esistenti, la progettazione di soluzioni digitali innovative per aiutare i territori montani a recuperare dinamicità demografica ed economica, a rafforzare le interrelazioni tra gli attori locali e rivitalizzare le risorse e le potenzialità sottoutilizzate.

 

RM3: Accessibilità ai servizi per le comunità locali montane: partecipazione e digitalizzazione nei trasporti

Il terzo modulo di ricerca mira a mappare e analizzare la disponibilità di servizi di trasporto nelle valli montane. L'obiettivo principale è consentire ai residenti di aree a bassa domanda di mobilità di accedere più facilmente, equamente e in modo sostenibile ai servizi di base. Le opzioni si baseranno su schemi di car-sharing per i residenti delle aree rurali, i gruppi sociali vulnerabili (ad esempio anziani e disabili), gruppi chiusi di utenti (ad esempio studenti) e turisti, studiando anche la possibilità di sviluppare iniziative "dal basso" a livello di comunità locale.

 

RM4: Riattivazione della filiera del legno per la costruzione e l'innovazione nei sistemi modulari per il retrofit energetico e sismico

Il quarto modulo mira a riattivare e potenziare le filiere locali esistenti, soprattutto nell’ambito del legno da costruzione. Il progetto dell’RM4 considera in modo olistico le possibili innovazioni di prodotto e di processo derivanti da una diversa integrazione tra industria del legno e settore edilizio, in particolare progetti di retrofit degli edifici per il miglioramento delle loro prestazioni energetiche e sismiche. La ricerca sull'ingegneria del legno esplora dunque la fattibilità di innovazioni di processo e/o prodotto, rispetto alle soluzioni attuali, verso prestazioni superiori, miglior sostenibilità e maggiore versatilità.

 

RM5: Strumenti legali per il modello di partecipazione e la co-gestione di edifici e aree abbandonate con la comunità e la Pubblica Amministrazione

L'obiettivo dell'attività del quinto modulo è fornire strumenti legali a supporto della rigenerazione dei territori montani, valorizzando la partecipazione dei cittadini e la valorizzazione sociale dei servizi pubblici e del patrimonio pubblico. L'ambizione è promuovere un modello collaborativo di gestione dei beni e dei servizi pubblici in grado di coinvolgere i cittadini, al fine di facilitare la nascita di un modello innovativo di sviluppo locale.

 

RM6: Innovazione tecnologica e insegnamento “outdoor” nei servizi educativi come leva nelle scuole con classi multiple

L'obiettivo primario di questo RM è contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree montane, fino, auspicabilmente, a creare attrattività, consentendo ai residenti e in particolare alle giovani famiglie di avere accesso a servizi educativi innovativi e di eccellenza in loco. Le azioni sono orientate a dare supporto alla sperimentazione di modelli di innovazione tecnologica, in particolare digitale, ma anche metodologica e concettuale, in particolare incrementando lo spazio dedicato alle attività esperienziali, all’educazione ambientale e all’outdoor education (attività didattiche all’aperto e a contatto con la natura), nel contesto di un modello multiclasse adatto alle numerosità di alunni dei villaggi montani.

 

Partecipano:
 

Università di Torino:

  • Dipartimento di Economia e Statistica
  • Dipartimento di Culture, Politiche e Società
  • Dipartimento di Giurisprudenza
  • Dipartimento di Scienze economico-sociali e matematico-statistiche
  • Dipartimento di Informatica

Università della Valle d’Aosta:

  • Dipartimento di Scienze Economiche e Politiche

Fondazione LINKS:

  • Centro per l’Osservazione della Terra
  • AI, Data & Space

Politecnico di Torino: 

Fondazione Montagna Sicura:

  • Area Ricerca Ghiacciai, Neve e Valanghe

Università degli Studi della Basilicata