L'analisi strumentale del movimento riveste un'importanza fondamentale in diverse discipline e settori, dalla modellazione biomeccanica alla diagnosi precoce e prevenzione delle patologie neuro-muscolari e aiuta gli specialisti a sviluppare programmi di terapia individuali e a monitorare l'efficacia delle strategie adottate.
In particolare, i sensori indossabili stanno ricoprendo un'importanza sempre più crescente in quanto consentono di raccogliere una vasta gamma di dati sul movimento del corpo umano direttamente in condizioni di vita quotidiana. Recenti studi scientifici hanno inoltre evidenziato come i sensori indossabili giochino un ruolo fondamentale nell'individuazione precoce delle malattie neuro-muscolari favorendone quindi un trattamento precoce e dunque più efficace.
Grazie al progetto NODES i gruppi del Politecnico di Torino guidati dal professor Andrea Cereatti (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni) e dalla professoressa Gabriella Olmo (Dipartimento di Automatica e Informatica) hanno iniziato a sviluppare sinergicamente una nuova generazione di soluzioni innovative per il monitoraggio dei pazienti in condizioni di vita reale.
Tutto questo è possibile grazie alle competenze complementari dei due gruppi di ricerca che integrano in un'unica piattaforma diverse tecnologie quali sensori magneto-inerziali, solette di pressione e sensori di distanza ad infrarossi unitamente ad algoritmi di deep learning. Questa tecnologia multi-sensore permette di ottenere parametri che possono caratterizzare la stabilità dei pazienti e quindi predire il rischio di cadute oltre che a riconoscere ed identificare precocemente il freezing of gait nei pazienti affetti da malattia di Parkinson.
Lo scompenso cardiaco è una complessa sindrome clinica che si associa a sintomi invalidanti. Questi peggiorano la qualità di vita e comportano frequenti ospedalizzazioni.
Negli ultimi anni i progressi ottenuti dalla medicina nella gestione dello scompenso cardiaco hanno prolungato l'aspettativa di vita, ma hanno contribuito a rendere più complesso il regime terapeutico. Per evitare episodi di riacutizzazioni, per esempio, la persona deve imparare a limitare l'assunzione di liquidi, ridurre il consumo di sale, aderire strettamente alla terapia e rilevare il peso quotidianamente.
Un programma educativo gestito da un infermiere esperto, in collaborazione con medici specialisti, che prevede il coinvolgimento attivo dell'assistito nel proprio piano di cura, anche attraverso un sistema di tele-monitoraggio dei parametri vitali, potrebbe ridurre il ricorso ai servizi ospedalieri e migliorare la qualità di vita e il benessere della persona.
L'infermiere, infatti, per le sue vaste competenze in ambito clinico ed educativo, riveste un ruolo cruciale nel migliorare la capacità di identificazione dei sintomi e di autogestione della malattia.
Dopo una prima visita di conoscenza reciproca, l'assistito che parteciperà alla ricerca sarà contattato per telefono dal sanitario ogni due settimane. Sarà supportato nel riconoscere eventuali episodi di riacutizzazione della malattia ed educato sull'importanza di adottare uno stile di vita sano. Inoltre, sarà dotato di un kit per il tele-monitoraggio di peso, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione dell'ossigeno nel sangue.
Grazie alla tecnologia i parametri vitali misurati dall'assistito verranno inviati automaticamente all'infermiere che, a distanza, potrà monitorare lo stato di salute della persona e, all'occorrenza, attuare le azioni necessarie a prevenire aggravamenti.
Un biomateriale come nuova frontiera della medicina, estremamente innovativo e al passo con il progresso scientifico.
Sempre di più, con il passare del tempo, c'è la necessità di riparare, rigenerare o sostituire tessuti o organi danneggiati da malattie, traumi o a causa di difetti presenti alla nascita o di invecchiamento.
La lista delle malattie che può trarre beneficio dalla medicina rigenerativa è sempre più lunga. Questo campo di ricerca permette di stimolare i meccanismi di riparazione del corpo per guidare e supportare la guarigione dei tessuti e dei processi di rimodellamento. Infatti, non tratta i sintomi di un trauma o di una patologia, ma punta ad accelerare e a favorire la naturale rigenerazione del tessuto attraverso la stimolazione delle cellule autologhe per guidare i processi di autoriparazione.
Oggi, l'ingegneria tissutale è una tipologia di medicina rigenerativa che sta compiendo notevoli progressi grazie all'uso, per esempio, di biomateriali altamente biocompatibili ed idonei a sostenere e a guidare la rigenerazione funzionale dei tessuti: non si ottiene una semplice cicatrizzazione della ferita, ma una vera e propria riparazione funzionale. Per biomateriale s'intende qualsiasi sostanza di origine sintentica o naturale che può essere utilizzata per velocizzare il processo di guarigione.
Uno dei trattamenti principali per la rimarginazione delle ferite è l'utilizzo di prodotti a base di idrogel ottenuti a partire da matrici decellularizzate. Il termine ''idrogel'' si riferisce a un gruppo di materiali di base polimerica tridimensionale reticolata che possiedono un buona capacità di assorbimento, permettono lo scambio di gas e migliorano il processo di granulazione del tessuto lesionato. La scelta del polimero è mirata a riprodurre un ambiente favorevole, grazie alla sua elevate biocompatibilità, per alcune applicazioni come: la crescita e il differenziamento cellulare, la somministrazione di farmaci o il rilascio di fattori di crescita utili nei processi riparativi.
Il 9 Maggio si è tenuto a Lecce l'evento di presentazione dei bandi a cascata dello Spoke 5 (Industria della Salute e della Silver Economy) e dello Spoke 3 (Industria del turismo e della cultura) del progetto NODES che mettono a disposizione delle imprese del Mezzogiorno quasi 2,5 milioni di euro.
Scopo dei bandi a cascata è stimolare gli investimenti di ricerca, sviluppo e innovazione delle imprese (in particolare PMI) per favorire la creazione di nuove tecnologie, nuovi prodotti e nuovi processi produttivi, in settori strategici per la crescita economica ed industriale del Paese.
Il Magnifico Rettore dell'Università del Salento, Prof. Fabio Pollice, ha calorosamente accolto i ricercatori degli Spokes e gli imprenditori interessati ai bandi nella Sala Conferenze all'interno del suggestivo Rettorato situato nel centro storico di Lecce.
A rappresentare gli Atenei e l'Ecosistema erano presenti il Magnifico Rettore dell'Università del Piemonte Orientale, prof. Gian Carlo Avanzi, la Direttrice generale dell'Hub NODES - l'Ing. Chiara Ferroni, i Project Manager degli Spoke 3 e 5, prof.ssa Barbara Pozzo e prof. Marco Invernizzi e la Referente area progettuale sviluppo del territorio di Unioncamere Piemonte, la dott.ssa Micol Crostelli.
Al termine delle presentazioni si è tenuto un interessante momento di confronto con le aziende partecipanti che ha messo in luce il grande interesse suscitato e l'importanza di rafforzare le relazioni tra mondo delle imprese e Università.
Il bando a Cascata per le imprese Linea A - Mezzogiorno - Spoke 5 è aperto da oggi, 15 Maggio 2023, ed è consultabile al seguente link.
Le proposte dovranno essere presentate attraverso il portale WebTelemaco.
Clicca la Guida alla compilazione per visionare il materiale informativo di supporto al caricamento.
Rivivi la presentazione
Il 5 maggio 2023 si è tenuto il secondo appuntamento di un ciclo di webinar organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Lombardia - partners Enterprise Europe Network Italia - insieme a Confindustria Valle D'Aosta e in collaborazione con NODES - Nord Ovest Digitale E Sostenibile per approfondire il tema dei bandi a cascata rivolti alle imprese localizzate in Piemonte, Valle D'Aosta e nelle province di Como, Pavia e Varese.
L'ecosistema NODES è stato presentato da Raffaella Di Nardo (Research and Innovation Manager; quindi Cristina Prandi (Università di Torino) ha illustrato le caratteristiche dello Spoke 2 e Marco Invernizzi (Università del Piemonte Orientale) quelle dello Spoke 5. Infine, Edoardo Braccio ha chiarito in modo esaustivo l'iniziativa dei bandi a cascata.
L'obiettivo era quello di sollecitare le imprese del territorio piemontese a partecipare ai bandi, presentando le tematiche di ricerca e innovazione dei 7 Spoke. In particolare si è discusso dei bandi a cascata pertinenti allo Spoke 5 e sono state illustrate da Unioncamere Piemonte le rispettive modalità di partecipazione ai bandi della Linea A e della linea B.
Clicca qui per rivedere la registrazione del Webinar ? https://www.youtube.com/watch?v=MIJEuGdbQTA
Il 18 Aprile 2023, la dottoranda Irene Preet Bhela, afferente al laboratorio della prof.ssa Tracey Pirali, ha presentato presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco, un seminario relativo allo Store-Operated Calcium Entry (SOCE).
Il SOCE è un meccanismo complesso basato su due proteine chiave, STIM e Orai, che contribuiscono alla regolazione dell'omeostasi del calcio. Essendo fondamentale per numerose funzioni cellulari come l'infiammazione, l'attivazione piastrinica e la contrazione muscolare, un'alterazione a carico di questo meccanismo è correlata a numerose patologie. Tra queste, il laboratorio dell'UPO è molto attivo sia su malattie ultra-rare, come la miopatia ad aggregati tubulari (TAM) e la sindrome muscolare di Duchenne (DMD), sia su patologie autoimmuni come l'artrite reumatoide (AR).
Durante questo seminario, la dott.ssa Bhela ha presentato il contributo chimico-farmaceutico nella progettazione e nella sintesi di modulatori negativi del SOCE, che ha portato ad individuare un candidato preclinico, in collaborazione con la start-up Chemlcare, e i prodrugs basati sulla struttura di quest'ultimo.
Ha quindi raccontato la fortuita scoperta di un promettente hit compound ad attività inibitoria duale su diidrooratato deidrogenasi - coinvolto nella biosintesi delle pirimidine - e SOCE, come potenziale approccio terapeutico per il trattamento delle patologie autoimmuni.
Il ruolo dello Stakeholder Committee e come si aderisce
Il progetto NODES comprende tra gli organi per la gestione dell’Ecosistema anche dei comitati di Stakeholder. In questi primi mesi del progetto lo Spoke 5 si è attivato nel coinvolgere i rappresentanti del territorio che appartengono a differenti ambiti (innovazione, sostenibilità e digitalizzazione) con un impatto decisivo su ogni aspetto della vita umana — dalla salute all'ambiente, dalle relazioni interpersonali alla democrazia.
Sono state invitate e coinvolte associazioni di categoria, venture capital, camere di commercio, ordini professionali, Invitalia e gli incubatori.
Lo Stakeholder Committee dello Spoke 5 è attualmente composto da 13 membri. Il Comitato si è riunito per due incontri per discutere sui progetti bandiera e sul fabbisogno didattico.