
PINPOINT
Platform for INnovative POlymorphism Identification in Novel molecular Target

Scheda del progetto
UNIVERSITA’ DI TORINO, Dept. of Life Sciences and Systems Biology
Il progetto PINPOINT mira ad aumentare l'efficienza e l'efficacia dei programmi di selezione varietale in agricoltura con la validazione di un innovativo protocollo di genotipizzazione, aprendo la strada a nuove opportunità per lo sviluppo e il miglioramento delle colture agricole, per la produzione di mangimi e per il settore della trasformazione alimentare. Questo approccio pionieristico viene sviluppato e validato utilizzando la segale come modello di studio, con un significativo impatto sul territorio piemontese. Contribuisce, inoltre, alla produzione di alimenti di alta qualità e al controllo della sicurezza alimentare. Infine, il progetto sfrutta tecnologie digitali all'avanguardia sviluppate appositamente grazie alla collaborazione ed expertise dell'Università di Torino.
Contatti:
Pamela Abbruscato
pamela.abbruscato@nuovageneticaitaliana.com
Matteo Chialva
matteo.chialva@unito.it
La sfida principale del progetto PINPOINT è rivoluzionare i moderni programmi di miglioramento genetico delle colture, noti come "breeding”, mettendo a punto un nuovo protocollo di genotipizzazione e utilizzando come modello di sviluppo e di sperimentazione la segale. Quest'ultima, usata per il recupero di aree marginali collinari e montane, rappresenta un elemento di notevole importanza storica e strategica per il territorio piemontese, favorendo lo sviluppo e la valorizzazione di filiere produttive locali.
Il progetto PINPOINT porterà innovazione e competitività in termini tecnici, pratici ed economici rispetto alle tecniche attualmente disponibili: infatti, introdurrà significative innovazioni nei moderni programmi di screening genetico per la selezione varietale attraverso lo sviluppo di un protocollo di genotipizzazione tramite il sequenziamento mirato delle regioni codificanti del genoma, tra le altre quelle direttamente coinvolte nel determinare la risposta della pianta all’ambiente e, quindi, anche alle condizioni climatiche avverse.
La tecnica, attraverso un protocollo cosiddetto di Reduced Representation Sequencing (RRS), permetterà l'identificazione a basso costo di varianti genetiche (inserzioni, delezioni, singoli polimorfismi) in geni chiave come quelli correlati a specifici stress ambientali, migliorando e facilitando notevolmente l'efficacia e la sostenibilità economica dei programmi di selezione varietale delle diverse colture.