DigiFarm: concluso con successo il progetto per una zootecnia più efficiente e sostenibile

Si è concluso DigiFarm, POC industriale finanziato attraverso il bando a cascata Linea A, sviluppato per offrire strumenti innovativi alle aziende del settore lattiero-caseario, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nutrizionale ed economica nella produzione di latte.
Al centro del progetto, una sfida ben nota agli allevatori: i costi alimentari possono rappresentare fino al 60% del costo totale di produzione. DigiFarm ha affrontato questo nodo sviluppando un modello di valutazione semplice, efficace e facilmente applicabile, basato su un sistema di indicatori aggregati in grado di restituire una fotografia chiara delle performance aziendali, anche con dati minimi raccolti sul campo.
Il punto di forza del modello risiede nella sua accessibilità: non richiede bilanci aziendali complessi e può essere adottato anche da realtà di piccole e medie dimensioni, che costituiscono la maggioranza del comparto zootecnico italiano.
Attraverso una lettura integrata di dati tecnici ed economici, DigiFarm permette di superare i limiti degli indicatori parziali, spesso soggetti a variabilità esterne come l’andamento del mercato dei mangimi o del prezzo del latte. Il modello consente di identificare con precisione le aree di intervento, migliorando l’efficienza produttiva e la sostenibilità economica delle aziende coinvolte.
I risultati emersi durante l’implementazione confermano la validità dell’approccio: buona efficienza alimentare, qualità del latte soddisfacente e capacità di copertura dei costi anche in contesti di mercato meno favorevoli.
Oltre ai vantaggi operativi, DigiFarm ha avuto un impatto positivo anche in termini di formazione e crescita professionale, rafforzando le competenze dei partecipanti nell’analisi dei dati zootecnici, nella costruzione di modelli di efficienza e nel trasferimento delle conoscenze tecniche al mondo produttivo.
DigiFarm rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa supportare la transizione del settore agroalimentare verso modelli più resilienti, sostenibili e orientati alla qualità, in linea con le priorità della nuova agricoltura europea.