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Tutte le news su NODES e il suo ecosistema dell’innovazione: progetti, partner, annunci e eventi.

Aree Spoke
6. Agroindustria primaria
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I risultati del progetto VINO all'evento Coldiretti
Il Prof. Graziano Rossi, responsabile scientifico del Flagship Project VINO, ha partecipato all'evento "Il futuro del riso inizia con l'acqua - Agricoltura e cambiamento climatico: strategie per uno sviluppo sostenibile", che si è svolto presso l'Aula Magna dell'Università di Pavia lo scorso 3 novembre. Tra i relatori, Silvia Garavaglia, Gianfranco Comincioli, Ettore Prandini, Presidenti, rispettivamente, di Coldiretti Pavia, Lombardia e Nazionale, Andrea Beduschi, Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia e Andrea Giuliacci, noto meteorologo.   Il Prof. Rossi ha parlato del problema di poter continuare la coltivazione della vite nelle zone particolarmente colpite dal cambiamento climatico situate nell'Oltrepò Pavese, tema al centro delle sue ricerca sul progetto VINO, concentrandosi sui cover crops e sulle colture alternative possibili (alla vite), come l'ulivo, ad esempio. Ha avuto anche modo di mostrare la macchina pacciamante per sotto-fila della vite tramite un video girato nei siti pilota oggetto di ricerca del progetto VINO.   Inoltre, ha anche illustrato i progetti (bandi a cascata) OLIOP (progetto che ha gettato le basi per una possibile filiera dell'olio in Oltrepò Pavese) e APNR (l'Academy del Pinot Nero in Oltrepò Pavese), che lo hanno coinvolto come consulente specialistico.   Le attività di ricerca e innovazione dei progetti finanziati da Spoke 6 VINO, OLIOP e APNR, hanno creato solide basi e cordate che proseguono oltre NODES. Martedì 4 novembre, presso Enoteca Regionale della Lombardia (Broni - PV), si è tenuta l'iniziativa di informazione "OLIOLTREPO" (intervento SRH04 – Azioni di Informazione, a cui partecipa come partner il Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia), un evento gratuito, per fare il punto delle conoscenze allo scopo di avvicinare gli agricoltori, i consumatori e tutti i cittadini alla ricerca e conoscenza sviluppata in questi anni.  
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Spedizione di successo per Spoke 6 alla "Borsa della Ricerca 2025”
Spedizione di successo per Spoke 6 alla "Borsa della Ricerca” (BdR), tenutasi a Catania dall’1 al 3 ottobre 2025, un evento della Fondazione Emblema. Lo Spoke è stato protagonista di 1-to-1 con diverse aziende, un CrossRoads dedicato, e della nuova iniziativa Stories.    Inoltre, il PoC Accademico Biorestart 4.0 è stato premiato da GB Foods al termine della pitch competition.   La BdR è un evento ideato per favorire il contatto tra il mondo della ricerca universitaria (gruppi, dipartimenti, spin  off), startup, aziende, incubatori e investitori (pubblici e privati) attraverso un format di interazione originale, in grado di favorire concretamente il trasferimento tecnologico e il sostegno economico alla ricerca.    Il CrossRoads è stato un momento di confronto con gli R&D manager di aziende di interesse. All’evento, che ha visto la partecipazione di aziende quali CNH International, Deimos, Fine Foods, GBFoods, Gruppo Mezzacorona, Irritec, Isagro, Morato Group, Pfizer e Star, lo Spoke ha avuto modo di mostrare i risultati raggiunti in termini di tecnologie (sviluppate nei Flagship Project, nei progetti finanziati presso aziende, dottorati industriali e PoC Accademici) e discutere passi futuri. Alcune delle aziende presenti, avevano già partecipato al CrossRoads dell'anno scorso e al NODES Spoke 6 RoadShow tenutosi ad aprile a Pavia, dimostrando grande interesse per le attività di ricerca e innovazione dello Spoke.   L’ing. Lucia Marazzi (in qualità di Deputy Manager dello Spoke) ha partecipato all’iniziativa Stories rilasciando un’intervista al giornalista Franco Ferraro, caporedattore di SkyTg24, andata in onda in diretta sul canale YouTube della Fondazione Emblema.   Infine, lo Spoke ha portato alla BdR le due idee di business dei PoC Accademici bioRestart 4.0 e DEMETRA, vincitori della startup competition tenutasi a giungo. Entrambi i progetti hanno potuto gestire un’agenda di incontri (circa una decina) con le aziende presenti.   Marco Carnevale (DEMETRA): “Ho parlato con Leonardo, Star, Isagro, Lutech, Nippon Gases, Love-Italy, Rurinnova. L'evento ha consentito uno scambio proficuo di idee e mi ha consentito di individuare le effettive esigenze del mondo industriale. Sono emerse prospettive per l'utilizzo del simulatore in realtà di formazione in ambito agrario (con Rurinnova) e come sistema esperienziale per turismo (Love Italy)”    Enrico Doria (bioRestart 4.0, vincitore del premio GB Food): “Abbiamo riempito l’agenda-incontri subito dopo l’iscrizione al sito della BdR e abbiamo avuto modo di parlare con importanti aziende del settore d’interesse; inoltre ho avuto modo di conoscere diversi start-upper, anche di aree diverse, con cui abbiamo scambiato importanti e interessanti informazioni su come muoversi in ambiti imprenditoriali. Abbiamo avuto la possibilità di farci conoscere per la nostra proposta di mercato. Ma l’aspetto più importante riguarda la validazione del mercato stesso: abbiamo preparato una serie di domande ad hoc per capire meglio il valore della nostra USP, confermare o modificare gli “SWOT” dei nostri prodotti/servizi e in generale validare il nostro modello di business. Dopo l’evento siamo stati contatti da alcune aziende del settore food e alcune del settore cosmetico. Adesso stiamo valutando di costituirci come startup e ci stiamo preparando all’incontro con il board di GB Foods in Spagna”.  
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I ricercatori raccontano NODES ai cittadini pavesi in occasione di Sharper Night 2025
Lo scorso 26 settembre 2025, i ricercatori dell'Università di Pavia del progetto NODES - Nord Ovest Digitale e Sostenibile hanno partecipato alla Notte dei Ricercatori (Scienza in Cortile - Sharper Night 2025) a Pavia, presso il Palazzo Centrale dell'Università. L'evento ha offerto un'importante opportunità per il pubblico di avvicinarsi alle ricerche innovative condotte all'interno degli Spoke 2, Spoke 6 e Spoke 7, legate alla sostenibilità ambientale e alle tecnologie digitali, con esperimenti interattivi destinati a tutte le fasce d'età.   Diversi ricercatori degli Spoke 2, 6 e 7 hanno organizzato esperimenti ad uno stand dedicato al progetto. Inoltre, i ricercatori impegnato sul Flagship Project FORMINABILÆ hanno organizzato la mostra “Coltivare il futuro: agricoltura, energia, comunità”.   La mostra ha presentato una proposta progettuale per la riattivazione di Cascina Vialone, una cascina lombarda tradizionale, ripensata come modello ideale di azienda agricola del futuro. Attraverso un percorso che intreccia ricerca teorica, progettazione architettonica e analisi comparativa, il progetto immagina un’architettura agricola capace di coniugare sostenibilità ambientale, autonomia energetica e valori comunitari.      
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Oltre cento visitatori all’anteprima della mostra "Coltivare il futuro: agricoltura, energia, comunità"
Grande partecipazione all’anteprima della mostra Coltivare il futuro: agricoltura, energia, comunità, che si è svolta domenica 7 settembre 2025 presso l’ex pila del riso di Tenuta Vialone a Sant’Alessio con Vialone, nell’ambito della Festa del Riso.   L’iniziativa, curata da Carlo Berizzi e Nadia Bertolino (AUDe Lab, Università di Pavia), ha visto la presenza di oltre cento visitatori, tra rappresentanti del mondo agricolo, amministratori locali e cittadini interessati a scoprire come la cascina possa diventare un hub energetico e di comunità. La mostra raccoglie gli esiti del lavoro del Research Module 1 – Formidabilae, con particolare attenzione all’ultima fase della ricerca dedicata alla ridefinizione dell'azienda agricola come modello sperimentale capace di coniugare sostenibilità ambientale, autonomia energetica e dimensione comunitaria.   A precedere la visita guidata, si è svolta la tavola rotonda “La sostenibilità dell’azienda agricola”, introdotta dalla sindaca Ivana Maria Cartanì e arricchita dagli interventi di Stefano Lamberti (Tenuta Vialone), Daniele Campari (Pro Loco Sant’Alessio con Vialone), Carlo Berizzi e Nadia Bertolino (AUDe Lab, Università di Pavia), e Norma Anglani (Laboratorio di Energetica Elettrica, Università di Pavia). Ha concluso la sessione Marta Sempio, Presidente di Confagricoltura Pavia, con la presentazione del programma Spighe Verdi, che in questa occasione ha conferito al Comune di Sant’Alessio con Vialone il riconoscimento Spighe Verdi 2025. All’incontro è intervenuta anche l’ing. Lucia Marazzi, responsabile dell’Ufficio Terza Missione dell’Università di Pavia, che ha sottolineato l’impatto del progetto NODES sul territorio e in particolare il ruolo strategico delle attività di ricerca dello Spoke 6.   Dopo l’anteprima, la mostra sarà visitabile dal 23 al 27 settembre 2025 presso il Palazzo del Broletto di Pavia, in occasione di Sharper Night, all’interno della settimana di eventi NODES dedicati a ricerca, innovazione e territorio.  
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Digital Marketing per l’agroindustria primaria: presentati i progetti della Student Challenge dello Spoke 6
Nelle giornate del 17 giugno e 1 luglio, gli studenti del corso di Advanced Digital Marketing (Laurea Magistrale in Comunicazione Digitale) dell’Università di Pavia, coordinato dalla Prof.ssa Elisa Conz, hanno presentato i propri progetti nell’ambito della Student Challenge promossa dallo Spoke 6.    Tre le aziende coinvolte: l’Azienda agricola Luca Bonizzoni di Casteggio (produzione di miele), l’Azienda agricola Frigerio Anna Maria di Voghera (vitivinicolo) e Il Sabbione di Alice Zanaboni, realtà agricola e agrituristica di Robecco Pavese. Gli studenti, organizzati in gruppi, hanno sviluppato piani di marketing personalizzati affrontando temi come digital storytelling, social media, e-commerce, identità territoriale e strategie di sostenibilità.   I progetti sono stati presentati direttamente agli imprenditori, che hanno fornito feedback molto positivi e riconosciuto il valore concreto delle proposte.   L’iniziativa ha rappresentato un ponte efficace tra università e impresa, dimostrando come la collaborazione con il territorio possa generare soluzioni digitali innovative. Per gli studenti, un’occasione formativa concreta per applicare competenze avanzate a casi reali.  
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Startup Contest 2025: due vincitori su dieci dallo Spoke 6 di NODES
Eccezionale risultato per NODES allo Startup Contest 2025 promosso dalla Borsa della Ricerca: due dei dieci progetti vincitori provengono dallo Spoke 6, rendendo NODES l’unico ecosistema PNRR a ottenere questo doppio riconoscimento.   Lo Startup Contest è un’iniziativa nazionale rivolta agli enti del PNRR per valorizzare idee imprenditoriali e startup innovative. L’edizione 2025 ha visto la partecipazione di 50 team che hanno presentato progetti, PoC e soluzioni applicative in diretta nazionale a una platea di oltre 100 aziende e investitori, tra cui Thermo Fisher, RINA, De Longhi, ENAV, EssilorLuxottica, Giuliani, Colussi, Zoppas. A selezionare i vincitori, una giuria di esperti composta da R&D manager di Barilla, NTTData, Webuild, Pfizer e referenti di Invitalia.   I due progetti vincitori di Spoke 6 sono:   🔹 BIORESTART 4.0 – Una tecnologia di estrazione innovativa, sostenibile ed efficiente per ottenere ingredienti funzionali (estratti vegetali) da sottoprodotti agricoli. Applicazioni nei settori alimentare e fitosanitario, con vantaggi ambientali ed economici rispetto ai metodi tradizionali. 🔹 DEMETRA – Un sistema di formazione in realtà virtuale per operatori agricoli, che consente l’apprendimento di tecniche colturali al di fuori delle finestre stagionali. L’interazione avviene con strumenti reali modificati per l’ambiente virtuale, offrendo alle aziende riduzione dei costi e standardizzazione dei processi.   Entrambi i team sono stati premiati con l’accesso al Forum EXPO PNRR, che si terrà a Catania dall’1 al 3 ottobre 2025, con un’agenda personalizzata di incontri B2B con aziende, investitori e stakeholder del mondo dell’innovazione.  
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Successo per il panel NODES Spoke 6 a TerraenVision 2025: soluzioni innovative per la resilienza dei sistemi agricoli ai rischi ambientali
All’interno della conferenza internazionale TerraenVision 2025 – Nature-based Solutions to Facilitate the Transitions for Living within the Planetary Boundaries, che si svolge a Granada dal 7 all’11 luglio, si è tenuto con grande successo il panel NH1 dedicato allo Spoke 6 del progetto NODES.   L’evento, ospitato presso la Escuela Técnica Superior de Ingeniería de Caminos, Canales y Puertos dell’Università di Granada, ha visto una partecipazione molto ampia e attiva da parte del pubblico e si è inserito in una tre giorni intensa di lavori, con numerose sessioni scientifiche, plenarie, dibattiti e attività sul campo dedicate alle Nature Based Solutions per la resilienza climatica.   Il panel, dal titolo Innovative solutions for increasing resilience to water-related hazards and soil erosion in agricultural areas, è stato coordinato da Valerio Vivaldi, Valentina Vaglia e Chiara Toffanin (Università di Pavia) e ha rappresentato un’importante opportunità di disseminazione e internazionalizzazione per lo Spoke 6 nell’ambito delle attività NODES.   Il panel ha avuto un carattere fortemente interdisciplinare, riflettendo le diverse anime dello Spoke 6 e dei suoi flagship projects, attraverso contributi che hanno unito competenze agronomiche, architettonico-paesaggistiche, idrogeologiche, ingegneristiche, biologiche e digitali.   Tra gli interventi, Nadia Bertolino ha illustrato un progetto di integrazione tra resilienza idrica, produzione agricola e generazione energetica presso la Cascina Vialone; Giovanni Marchese ha discusso l’adattamento agronomico della vite in Oltrepò Pavese; e Valerio Vivaldi ha presentato una metodologia integrata per la stima della suscettibilità a frane superficiali nei vigneti collinari. Antonio Gambarani ha mostrato i benefici delle Nature-based Solutions nella mitigazione del degrado del suolo, mentre Ali Hajian e Kima Saber Sichanii hanno analizzato gli effetti di trattamenti fungini sulla resistenza meccanica dei suoli argillosi. In collegamento online, Fabio Dell’Acqua ha presentato un sistema avanzato di monitoraggio da satellite applicato ai vigneti del Nord Italia, sviluppato nel contesto del progetto NODES.   L’ampia partecipazione e il vivace confronto tra esperti hanno confermato l’alto valore scientifico del panel e il ruolo strategico dello Spoke 6 nell’affrontare le sfide ambientali con approcci sistemici, innovativi e integrati.  
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Incontro tra il team RM1 di Formidabilae, istituzioni locali e impresa agricola per discutere il modello di cascina del futuro tra agricoltura, energia e comunità
Martedì 24 giugno si è tenuto, presso la sala consiliare del Comune di Sant’Alessio con Vialone, un incontro tra il team del Research Module 1 del flagship project Formidabilae, la sindaca Ivana Maria Cartanì e l’imprenditore agricolo di Tenuta Vialone, Stefano Lamberti.   Il confronto è nato con l’obiettivo di approfondire le prospettive di sostenibilità futura dell’impresa agricola e di riflettere sul ruolo che la cascina del futuro può assumere come spazio produttivo, energetico e sociale, in risposta alle sfide ambientali e territoriali del presente. Il lavoro del Research Module 1 condotto dal laboratorio AUDE Lab del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Pavia propone una riconfigurazione della tradizionale azienda agricola lombarda come modello ideale di fattoria agro-energetica, capace di coniugare innovazione tecnologica, cura del paesaggio, autonomia energetica e valori comunitari. Durante l’incontro, i progettisti Prof. Carlo Berizzi e Prof.ssa Nadia Bertolino, con il supporto delle tirocinanti di ricerca Adele Bianchi e Beatrice Zanetti, hanno illustrato gli esiti preliminari di una sperimentazione progettuale condotta su Cascina Vialone, trasformata in caso studio per esplorare modelli alternativi di agricoltura e gestione del territorio.   La collaborazione tra ricerca, istituzioni e attori economici locali si è confermata una leva strategica per promuovere innovazione ad alto impatto sociale, e sarà oggetto di restituzione pubblica attraverso la mostra “Coltivare il futuro: agricoltura, energia, comunità”, a cura del team AUDE Lab, in programma per l’autunno 2025.   L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno del progetto NODES nello sviluppo di modelli sostenibili di innovazione agroindustriale capaci di generare valore territoriale e collettivo.  
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Evento di presentazione dei risultati di SmartSilo: silos intelligenti al servizio della zootecnia
Il 12 giugno 2025 si è svolto il convegno finale del progetto SmartSilo, PoC industriale dello Spoke 6 finanziato attraverso la Linea A dei Bandi a Cascata. L'evento si è tenuto presso la sede di SIVAM S.p.A. Insieme alla Società Agricola Berticelli Luigi S.S. e al centro di ricerca CERZOO, circa 30 tra allevatori e operatori del settore lattiero-caseario si sono confrontati per condividere i principali risultati ottenuti.   Durante l’incontro è stato presentato un sistema di silos intelligenti dotati di celle di carico elettroniche in grado di monitorare da remoto il consumo quotidiano di mangimi e integratori. Grazie alla digitalizzazione del monitoraggio e all’impiego di sensori avanzati come i boli ruminali, il progetto ha permesso di migliorare l’efficienza logistica, ridurre gli sprechi e gli imballaggi, e ottimizzare la dieta delle bovine secondo i principi della nutrizione di precisione.   Il prof. Francesco Masoero ha illustrato il contributo scientifico di CERZOO alla validazione sperimentale del sistema, sottolineandone i benefici in termini di sostenibilità ambientale e benessere animale.   L’evento ha evidenziato il ruolo cruciale della digitalizzazione nel rendere più efficiente e resiliente la filiera del latte, in linea con gli obiettivi di Spoke 6. A breve prenderà avvio la fase di divulgazione su larga scala dei risultati, per promuovere l’adozione del sistema SmartSilo in altre realtà del settore.  
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Il progetto VINO al RRSW 2025: monitoraggio avanzato dei vigneti con dati radar e ottici
  Il 28 maggio 2025, il prof. Fabio Dell’Acqua (Università di Pavia) ha presentato i primi risultati raggiunti dal suo Research Module nell'ambito del progetto bandiera VINO al Radar and Remote Sensing Workshop (RRSW) organizzato da GTTI.   Lo studio, realizzato in collaborazione con il Microwave Remote Sensing Lab (MRSLab) dell’Indian Institute of Technology Bombay e il Telecommunication and Remote Sensing Lab dell'Università di Pavia propone un approccio innovativo al monitoraggio dei vigneti, combinando indici ottici della vegetazione e indici radar multipolarizzati. Il caso studio si è concentrato sui vigneti della Valle Versa, contribuendo allo sviluppo di pratiche agricole più sostenibili e data-driven.   L’attività si estende ora alla regione dell’Armenia, con dati radar full-pol raccolti grazie al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (progetto AO “ID 910 actirs4env-nodes”) sui vigneti di Trinity Canyon Vineyards, dotati di sensoristica in situ. In collaborazione con il CENS NAS RA, si stanno analizzando le correlazioni tra risposta radar e sviluppo stagionale della vite, anche grazie alla presenza in loco del co-autore Andrea Bergamaschi (UniPV) in mobilità Erasmus+.   Tra gli sviluppi futuri, la modellazione della retro-diffusione radar dei filari di vite in collaborazione con il prof. Ferdinando Nunziata della Sapienza – Università di Roma. Il progetto rafforza così la rete internazionale e multidisciplinare di Spoke 6, contribuendo all’innovazione digitale per l’agroindustria sostenibile.   Questa esperienza conferma il valore strategico dell’internazionalizzazione della ricerca promossa dallo Spoke6, favorendo sinergie tra atenei, centri di eccellenza e imprese a livello globale per lo sviluppo di soluzioni digitali e sostenibili nell’agroindustria primaria.  
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Evento di chiusura del progetto SPIDAP: intelligenza artificiale e sensoristica per l’agrumicoltura di precisione in Sicilia
Il 22 maggio, presso la sede del GAL Terre di Aci ad Acireale (CT), si è svolto l’evento di chiusura del progetto SPIDAP – Sviluppo di una Piattaforma Digitale basata su Intelligenza Artificiale per Agrumicoltura di Precisione, finanziato attraverso la Linea Mezzogiorno dei Bandi a Cascata. Il progetto, nato dalla sinergia tra le PMI siciliane Agrigeos e Lualtek e l’Istituto CNR-IMEM di Parma, ha integrato intelligenza artificiale, sensoristica avanzata e analisi agronomica per ottimizzare l’uso dell’acqua e aumentare la sostenibilità delle colture agrumicole. Un modello innovativo per l’agricoltura 4.0, a partire dalle specificità del territorio. L’incontro, moderato dalla dott.ssa Mariarita Zappalà (Agrigeos), è stato aperto dai saluti istituzionali della dott.ssa Anna Privitera (GAL Terre di Aci), che ha ribadito il ruolo del GAL come promotore di innovazione agricola, e dell’ing. Chiara Ferroni, che ha ricordato i numeri e i risultati del programma, con oltre 300 imprese coinvolte anche nel Mezzogiorno. Il dott. Salvo Nicolosi (Agrigeos) ha infine evidenziato l’importanza della collaborazione tra PMI e centri di ricerca per l’innovazione nel settore primario. Durante la sessione tecnica, il dott. Marco Acciai (Agrigeos) ha illustrato i risultati ottenuti con il sistema Plantarray e il sensore Bioristor, quest’ultimo presentato dalla dott.ssa Michela Janni (CNR-IMEM), che ha spiegato come il dispositivo sia in grado di monitorare lo stato fisiologico delle piante in tempo reale. Il dott. Luca Occhipinti (Lualtek) ha poi mostrato l’integrazione dei dati agronomici per la creazione di un modello predittivo per l’irrigazione di precisione. L’evento si è concluso con la volontà condivisa di proseguire la raccolta e l’elaborazione dei dati per affinare ulteriormente il modello sviluppato, consolidando una collaborazione che rappresenta un esempio virtuoso di innovazione al servizio della filiera agrumicola siciliana.  
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Evento finale per APNR: innovazione agronomica e strategie di mercato per il Pinot Nero
Il 30 maggio si è svolto presso l’Azienda Agricola Prime Alture Srl, in collaborazione con Geosmartcampus Srl, l’evento finale del progetto APNR – Academy del Pinot Nero Research, POC industriale finanziato nell’ambito dei Bandi a Cascata – Linea A, dedicato allo sviluppo di tecnologie e strategie innovative per la valorizzazione della filiera del Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese.   Il progetto ha previsto due ambiti di intervento complementari: ricerca e sperimentazione in vigneto, con l’installazione di impianti pilota, e ricerca di mercato, focalizzata sull’analisi delle preferenze dei consumatori e sul posizionamento strategico del prodotto. Tra le innovazioni testate in campo, particolare rilievo ha assunto l’impiego della pacciamatura interfilare, una tecnica agronomica che prevede la semina autunno-vernina di un inerbimento temporaneo, successivamente trinciato e convogliato sottofila grazie a una macchina trincia andanatrice bi-filare. Il materiale pacciamante, proveniente dallo stesso ecosistema vigneto, ha mostrato un’efficace azione soppressiva sulle infestanti durante il resto della stagione, riducendo significativamente la necessità di ulteriori interventi e valorizzando gli scarti vegetali in ottica circolare.   Un secondo intervento ha riguardato l’uso di reti ombreggianti, capaci di modulare la trasmissione della radiazione solare tra il 20% e il 70%, con effetti positivi sia sulla protezione dei grappoli dalle scottature sia sulle performance agronomiche. I dati raccolti hanno evidenziato un incremento della produzione (127 kg sul filare con rete vs 124 kg senza rete; 2,12 kg/ceppo vs 1,87 kg/ceppo), un miglior bilanciamento tra vegetazione e frutto, una riduzione della necessità di interventi di palizzatura e un minor impatto di malattie fungine, con fogliame rimasto verde e sano fino alla raccolta.   Sul fronte della ricerca industriale, APNR ha condotto un’indagine strutturata in due fasi. La ricerca qualitativa ha esplorato le emozioni, le narrazioni e le preferenze dei consumatori, coinvolgendo sommelier, chef e wine lovers per individuare insight utili alla costruzione di uno storytelling efficace e all’individuazione di nuove occasioni di consumo. La successiva ricerca quantitativa ha esteso questi risultati a un campione rappresentativo di bevitori di vino, identificando target prioritari e strategie di comunicazione mirate per attrarre nuovi consumatori e consolidare il posizionamento del Pinot Nero.   Il progetto APNR ha rappresentato un esempio concreto di come l’integrazione tra innovazione tecnica e ricerca di mercato possa generare ricadute reali per le imprese vitivinicole, supportando la transizione verso pratiche più sostenibili, competitive e attente alla qualità percepita dal consumatore.  
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DigiFarm: concluso con successo il progetto per una zootecnia più efficiente e sostenibile
Si è concluso DigiFarm, POC industriale finanziato attraverso il bando a cascata Linea A, sviluppato per offrire strumenti innovativi alle aziende del settore lattiero-caseario, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nutrizionale ed economica nella produzione di latte. Al centro del progetto, una sfida ben nota agli allevatori: i costi alimentari possono rappresentare fino al 60% del costo totale di produzione. DigiFarm ha affrontato questo nodo sviluppando un modello di valutazione semplice, efficace e facilmente applicabile, basato su un sistema di indicatori aggregati in grado di restituire una fotografia chiara delle performance aziendali, anche con dati minimi raccolti sul campo. Il punto di forza del modello risiede nella sua accessibilità: non richiede bilanci aziendali complessi e può essere adottato anche da realtà di piccole e medie dimensioni, che costituiscono la maggioranza del comparto zootecnico italiano. Attraverso una lettura integrata di dati tecnici ed economici, DigiFarm permette di superare i limiti degli indicatori parziali, spesso soggetti a variabilità esterne come l’andamento del mercato dei mangimi o del prezzo del latte. Il modello consente di identificare con precisione le aree di intervento, migliorando l’efficienza produttiva e la sostenibilità economica delle aziende coinvolte. I risultati emersi durante l’implementazione confermano la validità dell’approccio: buona efficienza alimentare, qualità del latte soddisfacente e capacità di copertura dei costi anche in contesti di mercato meno favorevoli. Oltre ai vantaggi operativi, DigiFarm ha avuto un impatto positivo anche in termini di formazione e crescita professionale, rafforzando le competenze dei partecipanti nell’analisi dei dati zootecnici, nella costruzione di modelli di efficienza e nel trasferimento delle conoscenze tecniche al mondo produttivo. DigiFarm rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa supportare la transizione del settore agroalimentare verso modelli più resilienti, sostenibili e orientati alla qualità, in linea con le priorità della nuova agricoltura europea.  
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Il progetto VINO al centro della scena EGU 2025: ricerca e innovazione per la sostenibilità nei vigneti
La sessione “Soil management practices and land degradation in vineyards”, tenutasi il 29 Aprile alla European Geosciences Union General Assembly 2025 (EGU) di Vienna, ha visto la partecipazione attiva dei ricercatori dell’Università di Pavia. Claudia Meisina ha presieduto la sessione, coordinando un confronto scientifico internazionale sui temi del degrado del suolo e delle pratiche sostenibili in viticoltura.   I contributi presentati derivano dalle attività di ricerca sviluppate nell’ambito del progetto bandiera VINO e hanno coperto un ampio spettro di temi. Massimiliano Bordoni, Valerio Vivaldi e Claudia Meisina hanno illustrato modelli di previsione di franosità, caratterizzazione idrogeologica e analisi della vulnerabilità su versanti vitati. Fabio Dell’Acqua ha proposto un approccio di mappatura automatizzata della gestione interfilare nei vigneti tramite immagini satellitari e Bezier curves. Diego Ravazzolo ha illustrato un modello di flusso superficiale per l’analisi dell’erosione in contesti agricoli. Tra i poster on-site, Antonio Gambarani, Matteo Giganti e nuovamente Bordoni, Vivaldi e Meisina hanno presentato studi sull’applicazione di soluzioni nature-based, la quantificazione del degrado del suolo e la proiezione della vocazionalità territoriale per le colture arboree.   L’evento ha evidenziato la qualità e la rilevanza dei risultati prodotti dal progetto VINO, promuovendo un dialogo interdisciplinare tra geoscienze, tecnologie digitali e pratiche agricole sostenibili. 🔗 Approfondisci la sessione: https://meetingorganizer.copernicus.org/EGU25/session/52887  
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Collaborazione internazionale e agroecologia applicata: un’esperienza formativa per il Corso di Laurea in Agri-Food Sustainability
Dal 22 al 24 aprile 2025, gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Agri-Food Sustainability dell’Università di Pavia hanno partecipato a un’esperienza formativa intensiva nell’ambito del corso "Sustainable Grass Crops, Integrated Production, Organic Farming" (9 ECTS), erogato nell'ambito delle attività dello Spoke6. Coordinato dalla docente Valentina Vaglia (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente), il corso ha ospitato la visiting professor Anna Peterson della Swedish University of Agricultural Sciences (SLU), offrendo agli studenti un’opportunità concreta di confronto con esperienze accademiche e pratiche internazionali sui temi dell’agroecologia e della sostenibilità dei paesaggi agricoli. L’esperienza didattica ha incluso visite sul campo presso l’azienda agricola “I Doria” di Montalto Pavese (PV) e attività di gruppo focalizzate su sfide reali: agrivoltaico, gestione del suolo e del bosco, diversificazione colturale. Grazie alla collaborazione con ricercatori e professionisti europei, gli studenti hanno potuto affrontare problemi concreti attraverso un approccio interdisciplinare e progettuale. Ispirandosi anche a riferimenti storici come l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, i partecipanti sono stati chiamati a immaginare scenari di trasformazione sostenibile per l’azienda agricola al 2050, con un forte radicamento nel contesto locale e un’attenzione ai principi della giustizia ambientale e della resilienza.