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Tutte le news su NODES e il suo ecosistema dell’innovazione: progetti, partner, annunci e eventi.

4. Montagna digitale e sostenibile
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3. Industria del turismo e cultura
Nodes Challenge: Gli studenti fanno impresa
Gli studenti fanno impresa. Si sono svolte lo scorso 23 maggio le presentazioni finali nell’ambito del progetto NODES della Challenge che ha visto protagonisti gli studenti dei corsi di Laurea Magistrale GEEM (IBE) e CLEDIFI (FIMIF-FIMEDIS) di Economia dell'Università degli Studi dell'Insubria. L’obiettivo del progetto, coordinato dalla Prof.ssa Rossella Locatelli e dalla Prof.ssa Alessia Pisoni, è stato duplice:   - Permettere agli studenti di lavorare con realtà aziendali del territorio sui temi di innovazione e sostenibilità - Sperimentare la collaborazione didattica tra studenti di percorsi di Laurea Magistrale caratterizzati da obiettivi formativi differenti Gli studenti hanno presentato all’azienda Novello Case - bioedilizia3 approfondite analisi di mercato, supportate da dettagliate valutazioni finanziarie sviluppate durante l’ultimo semestre, proponendo strategie innovative in risposta alle esigenze di natura strategica e finanziaria dell’azienda.  
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6. Agroindustria primaria
DigiFarm: concluso con successo il progetto per una zootecnia più efficiente e sostenibile
Si è concluso DigiFarm, POC industriale finanziato attraverso il bando a cascata Linea A, sviluppato per offrire strumenti innovativi alle aziende del settore lattiero-caseario, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nutrizionale ed economica nella produzione di latte. Al centro del progetto, una sfida ben nota agli allevatori: i costi alimentari possono rappresentare fino al 60% del costo totale di produzione. DigiFarm ha affrontato questo nodo sviluppando un modello di valutazione semplice, efficace e facilmente applicabile, basato su un sistema di indicatori aggregati in grado di restituire una fotografia chiara delle performance aziendali, anche con dati minimi raccolti sul campo. Il punto di forza del modello risiede nella sua accessibilità: non richiede bilanci aziendali complessi e può essere adottato anche da realtà di piccole e medie dimensioni, che costituiscono la maggioranza del comparto zootecnico italiano. Attraverso una lettura integrata di dati tecnici ed economici, DigiFarm permette di superare i limiti degli indicatori parziali, spesso soggetti a variabilità esterne come l’andamento del mercato dei mangimi o del prezzo del latte. Il modello consente di identificare con precisione le aree di intervento, migliorando l’efficienza produttiva e la sostenibilità economica delle aziende coinvolte. I risultati emersi durante l’implementazione confermano la validità dell’approccio: buona efficienza alimentare, qualità del latte soddisfacente e capacità di copertura dei costi anche in contesti di mercato meno favorevoli. Oltre ai vantaggi operativi, DigiFarm ha avuto un impatto positivo anche in termini di formazione e crescita professionale, rafforzando le competenze dei partecipanti nell’analisi dei dati zootecnici, nella costruzione di modelli di efficienza e nel trasferimento delle conoscenze tecniche al mondo produttivo. DigiFarm rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa supportare la transizione del settore agroalimentare verso modelli più resilienti, sostenibili e orientati alla qualità, in linea con le priorità della nuova agricoltura europea.  
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7. Agroindustria secondaria
Ricercatrici di UNISG presentano a Valencia i risultati delle ricerche dei Flagship Project
Lanciata la ricerca condotta in collaborazione con l’azienda MadeInAdd Luisa Torri e Chiara Chirilli del team di ricerca Sensory, Behavior and Cognition Lab di dell’Università di Scienze Gastronomiche hanno partecipato al 7th International Conference on Food Oral Processing – Physics, Physiology and Psychology of Eating di Valencia (12-14 maggio 2025), per condividere i risultati delle attività di ricerca condotte nell’ambito dei Flagship Project dello Spoke 7.   Il convegno ha visto il gruppo di ricerca presentare due lavori relativi ad uno studio innovativo su un aspetto rilevante per comprendere come le persone percepiscano e valutino le caratteristiche di texture degli alimenti, conosciuto come acuità tattile orale.   Le differenze individuali nell’acuità tattile orale contribuiscono infatti a far sì che ciascuno abbia una percezione orale della texture differente da un’altra persona e influenzano, di conseguenza, il comportamento alimentare. "Partecipare al congresso - ha spiegato Chiara Chirilli - è stata un’occasione preziosa per confrontarsi su tematiche interdisciplinari che collegano sensibilità orale, percezione sensoriale, nutrizione, metabolismo e progettazione di nuovi alimenti. Il nostro contributo ha evidenziato come la sensibilità tattile orale possa influenzare il comportamento alimentare e spiegare alcune preferenze individuali. Indagare le differenze nelle acuità tattile linguale può offrire spunti importanti per lo sviluppo di modelli alimentari personalizzati basati sulle risposte sensoriali".   La ricerca è stata condotta in collaborazione con MadeInAdd, azienda partner nella realizzazione dei dispositivi utilizzati per valutare l’acuità tattile orale. La partecipazione al convegno ha rappresentato un’importante opportunità di visibilità per le attività dello Spoke 7 e ha rafforzato il dialogo tra ricerca scientifica, innovazione tecnologica e industria alimentare.
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2. Green technologies and sustainable industries
Lo Spoke 2 a BioeCO₂nomy
Lo Spoke 2 di NODES partecipa all’evento “La BioeCO2nomy” con i suoi ricercatori e il progetto GRIP Giovedì 22 maggio 2025, in occasione della Giornata Nazionale della Bioeconomia, lo Spoke 2 di NODES – Green Technologies e Industria Sostenibile sarà tra i protagonisti dell’evento “La BioeCO2nomy: Opportunità e sfide nella riduzione, cattura e riutilizzo della CO₂”, organizzato presso il Centro Congressi di Environment Park a Torino. Promossa dal Polo CLEVER, l’iniziativa si inserisce nel calendario nazionale di appuntamenti organizzati da Cluster SPRING e Assobiotec-Federchimica, con l’obiettivo di approfondire le opportunità offerte dalla bioeconomia circolare e le nuove frontiere della decarbonizzazione.   La ricerca GRIP di Spoke 2 si racconta Lo Spoke 2 sarà presente grazie al contributo di due ricercatori coinvolti nelle attività del programma GRIP: Silvia Fraterrigo Garofalo e Samir Bensaid del Politecnico di Torino. La ricercatrice presenterà il progetto nel corso della sessione mattutina dedicata alle tecnologie avanzate per la valorizzazione della CO₂, illustrando soluzioni innovative sviluppate nell’ambito del percorso di ricerca applicata promosso da NODES. “La BioeCO2nomy” rappresenta un’occasione preziosa di confronto tra imprese, centri di ricerca e stakeholder del territorio, con momenti di networking, incontri B2B e visite ai laboratori di Environment Park. Una vetrina importante anche per valorizzare il ruolo strategico delle tecnologie CCUS (Carbon Capture, Utilisation and Storage) e la capacità del sistema dell’innovazione di rispondere concretamente alle sfide della transizione ecologica.   Scopri di più e iscriviti
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3. Industria del turismo e cultura
Uninsubria organizza l'urban game: Alla Volta di Como
Dal 19 maggio 2025 fino al 19 giugno 2025 sarà attiva l’esperienza “Alla Volta di Como”, l’urban game sviluppato dagli studenti della Scuola Specializzata Superiore d’Arte Applicata di Lugano e gli studenti della Laurea Magistrale in Hospitality for Sustainable Tourism Development dell’Università dell’Insubria, sostenuto dallo Spoke 3  (Nord Ovest Digitale e Sostenibile) del progetto NODES.   Il gioco, disponibile in italiano e inglese e completamente gratuito, proporrà una caccia al tesoro alla scoperta del patrimonio culturale della città di Como, tra dettagli curiosi e itinerari nascosti, indovinelli e premi; cinque tappe, una città da scoprire e personaggi storici pronti a sfidarti con domande e storie tutte da vivere.   A guidarvi una speciale rana e cinque personaggi storici in realtà aumentata, per un’esperienza divertente e dinamica.   L'attività è aperta a tutti. Scopri come partecipare scansionando il QR code presente sulla locandina!
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2. Green technologies and sustainable industries
Domani su Rai 1! La sostenibilità entra in cantiere con lo Spoke 2 e l’Università di Torino
La ricerca targata Spoke 2 NODES arriva su Rai 1  Sabato 17 maggio, su Linea Verde – storico programma di Rai 1 dedicato ai territori e all’innovazione sostenibile – è andato in onda un servizio speciale dedicato a un progetto di frontiera che unisce recupero degli scarti minerali, edilizia sostenibile e tradizione artigianale.
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Verso un sistema universitario integrato nel Nord Ovest? NODES come laboratorio di cooperazione tra atenei, territori e imprese
Una proposta per rafforzare la collaborazione tra università del Nord Ovest è stata rilanciata sulle pagine de La Stampa dal Rettore del Politecnico di Torino, Stefano Corgnati che punta a costituire una federazione tra atenei per affrontare insieme le grandi sfide della ricerca, dell’innovazione e della formazione, in chiave cooperativa e sistemica.   L’obiettivo dichiarato sarebbe costruire un nuovo modello di governance accademica, in grado di coordinare percorsi formativi e laboratori, condividere infrastrutture e attrezzature, creare hub di ricerca aperti anche alle imprese, attrarre maggiori finanziamenti pubblici e privati, valorizzare le diverse vocazioni territoriali.   «Oggi non ha più senso parlare di ricerca del singolo, ma servono le grandi infrastrutture», ha affermato il rettore del Politecnico chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente dell'Ecosistema NODES, di cui l'Ateneo è coordinatore. «Proiettiamoci a ciò che accadrà tra vent’anni: sarà vincente chi saprà coprire tutte le fasi della ricerca, mettendo in rete le competenze tecnologiche, umanistiche, economiche e giuridiche». Una visione che in parte è già realtà L’ipotesi di una federazione accademica del Nord Ovest potrebbe trovare proprio in esperienze come NODES un punto di riferimento operativo. In questo scenario, l’Ecosistema dell’Innovazione NODES - finanziato dal MUR nell’ambito del PNRR, si configura come un’esperienza già attiva e concreta di cooperazione interateneo che, coinvolge università partner – tra cui molte delle accademie citate nell’articolo – insieme a centri di ricerca, imprese e territori.    Un Ecosistema fondato su una logica di alleanza territoriale per l’innovazione, capace di una cabina di regia condivisa, di una visione strategica comune, d'integrazione tra le competenze accademiche e i bisogni del sistema produttivo, di apertura delle infrastrutture a servizio di imprese e comunità locali. L’Ecosistema sta dimostrando che mettere in rete persone, risorse e competenze non solo è possibile, ma è efficace: accelera i processi, rafforza l’impatto, valorizza ogni territorio nella sua specificità   E in quest’ottica si colloca anche l’iniziativa in programma il 27 e 28 maggio al Politecnico di Torino: i NODES' Tech Sharing Days, momento di incontro tra ricerca e impresa, durante i quali saranno presentati oltre 60 PoC accademici sviluppati dagli Atenei del territorio. Progetti nati nei laboratori universitari e già pronti per essere trasferiti al mercato o alla società.    Si tratta di soluzioni concrete, che testimoniano il valore della collaborazione tra atenei, la forza della ricerca pubblica e la capacità di creare connessioni vive con il mondo produttivo. Scopri il programma completo dei Tech Sharing Days
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2. Green technologies and sustainable industries
Dalla ricerca alla realtà imprenditoriale: nasce Plant Flow Solutions, lo spin-off che misura le performance delle piante
È nata Plant Flow Solutions (PFS), una nuova realtà imprenditoriale che prende vita da un Proof of Concept sviluppato all’interno dello Spoke 2 di NODES – Green Technologies e Industria Sostenibile, sotto la guida del prof. Claudio Lovisolo (DISAFA, Università di Torino).   Il progetto ha potuto proseguire il suo sviluppo anche grazie alla collaborazione con l'incubatore 2i3T, passando dalla ricerca accademica all'innovazione di mercato. Lo spin-off propone una piattaforma in grado di monitorare in modo automatico e continuo lo scambio di gas tra pianta e atmosfera (CO₂ e H₂O), con un livello di precisione e modularità senza precedenti. Una tecnologia pensata per rivoluzionare il settore dell’Agritech, ma applicabile anche in contesti industriali e urbani, fino alla carbon capture e alla bonifica dell’aria da VOC e inquinanti.   Plant Flow Solutions rappresenta un esempio virtuoso di trasferimento tecnologico e innovazione sostenibile, perfettamente in linea con gli obiettivi di NODES.   Scopri di più
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7. Agroindustria secondaria
Al via le Students’ Challenge sull’innovazione nell’agrifood
L'Università di Torino lancia le challenge per studentesse e studenti del Piemonte  Il programma dell'Univerisità di Torino 2030 Academy verrà utilizzato per lo svolgimento delle challenge dello Spoke 7.   Le Challenge dello Spoke 7 di NODES si rivolgono a studenti e studentesse iscritti agli atenei piemontesi e avranno come oggetto le seguenti tematiche: Digitalizzazione come strumento per aumentare l'efficienza dei sistemi trasformativi alimentari Tecnologie innovative per la stabilizzazione degli alimenti Valorizzazione di scarti dell'industria alimentare e loro riutilizzo intelligente Approcci innovativi per il controllo igienico sanitario degli alimenti Nuovi prodotti innovativi a base di materie prime vegetali   Le challenge sono legate a due aziende piemontesi:   Molino Stenca S.r.l. Nato come antico molino ad acqua, il Molino Stenca è da sessant’ anni e da ben 4 generazioni un punto di riferimento per il settore della macinazione del grano tenero destinato alla produzione di farina per l’alimentazione umana e conseguente estrazione di sottoprodotti rivolti alla zootecnica. Innovazione e personalizzazione del prodotto sono i tratti distintivi dell’azienda. Ziccat S.r.l. Cioccolateria artigianale dal 1958, reinventata da un gruppo giovane e innovativo. Nel laboratorio artigianale gli ingredienti del cioccolato sono selezionati con cura per garantirne qualità e genuinità.   Per iscriversi al programma è necessario compilare il seguente form entro il 18 Maggio 2025 alle 23.59. 
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6. Agroindustria primaria
Il progetto VINO al centro della scena EGU 2025: ricerca e innovazione per la sostenibilità nei vigneti
La sessione “Soil management practices and land degradation in vineyards”, tenutasi il 29 Aprile alla European Geosciences Union General Assembly 2025 (EGU) di Vienna, ha visto la partecipazione attiva dei ricercatori dell’Università di Pavia. Claudia Meisina ha presieduto la sessione, coordinando un confronto scientifico internazionale sui temi del degrado del suolo e delle pratiche sostenibili in viticoltura.   I contributi presentati derivano dalle attività di ricerca sviluppate nell’ambito del progetto bandiera VINO e hanno coperto un ampio spettro di temi. Massimiliano Bordoni, Valerio Vivaldi e Claudia Meisina hanno illustrato modelli di previsione di franosità, caratterizzazione idrogeologica e analisi della vulnerabilità su versanti vitati. Fabio Dell’Acqua ha proposto un approccio di mappatura automatizzata della gestione interfilare nei vigneti tramite immagini satellitari e Bezier curves. Diego Ravazzolo ha illustrato un modello di flusso superficiale per l’analisi dell’erosione in contesti agricoli. Tra i poster on-site, Antonio Gambarani, Matteo Giganti e nuovamente Bordoni, Vivaldi e Meisina hanno presentato studi sull’applicazione di soluzioni nature-based, la quantificazione del degrado del suolo e la proiezione della vocazionalità territoriale per le colture arboree.   L’evento ha evidenziato la qualità e la rilevanza dei risultati prodotti dal progetto VINO, promuovendo un dialogo interdisciplinare tra geoscienze, tecnologie digitali e pratiche agricole sostenibili. 🔗 Approfondisci la sessione: https://meetingorganizer.copernicus.org/EGU25/session/52887  
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5. Industria della salute e silver economy
Ricerca Infermieristica e Innovazione: premio a TINCARE per il progetto INTERCOACH
Un premio al progetto INTEROCOACH: un modello innovativo di teleassistenza per i pazienti con scompenso cardiaco     In occasione del V Congresso ''Le Professioni Sanitarie in area cardiovascolare: assistenza, ricerca e formazione'', il team di ricerca del Research Module 1 di TINCARE ha ottenuto un importante riconoscimento. La dott.ssa Ines Basso ha presentato lo studio INTERCOACH, condotto sotto la guida del Prof. Alberto Dal Molin, aggiudicandosi il premio ''Miglior oral abstract'' nell'ambito del concorso intitolato alla memoria di Elaine Gillian Laws.  Lo studio coinvolge 45 pazienti dimessi dall'AOU Maggiore della Carità di Novara, dopo un ricovero per scompenso cardiaco. Lo scopo è potenziare la loro capacità di autocura attraverso un programma educativo infermieristico condotto telefonicamente della durata di 6 mesi, integrato da un sistema di telemonitoraggio dei parametri vitali.  Ad oggi, sono stati effettuati oltre 120 follow-up telefonici e il telemonitoraggio ha generato più di 200 allarmi.  In 44 casi, si è reso necessario un intervento infermieristico, che ha previsto il rinforzo delle misure di self-management, un monitoraggio più intensivo o il coordinamento della cura attraverso il rinvio del paziente al medico di famiglia o allo specialistica ospedaliero, in base alla gravità della situazione.  L'accettazione dell'intervento da parte dei partecipanti è generalmente buona: i pazienti sono collaborativi e motivati, nonostante qualche difficoltà legata all'uso della tecnologia, superate grazie al supporto attivo degli operatori.      
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5. Industria della salute e silver economy
VR-WISE: la campagna sperimentale ha inizio!
L'approvazione da parte del Comitato Etico segna l'avvio ufficiale della fase sperimentale del progetto.    L'invecchiamento sano rappresenta una sfida cruciale per la società moderna, con una crescita dei costi pubblici stimata fino al 28,3% del PIL italiano entro il 2040. Il progressivo declino delle capacità motorie e cognitive nella popolazione anziana richiede strategie innovative; tra queste, la realtà virtuale (VR) si sta affermando come strumento promettente grazie alla sua capacità di creare ambienti immersivi, migliorando coinvolgimento, memoria, attenzione e problem-solving, oltre ad offrire anche benefici psicosociali, riducendo isolamento e depressione.    In questo contesto, il progetto ''VR-AGEWISE'' mira ad esplorare l'uso di dispositivi di visualizzazione avanzata per valutare l'efficacia dell'utilizzo della VR su soggetti anziani. Gli obiettivi principali sono: misurare l'impatto su funzioni cognitive e motorie, analizzare usabilità e accettabilità della tecnologia, confrontare giovani e anziani sui benefici cognitivi e fisici e studiare longitudinalmente l'effetto sull'andamento del declino cognitivo.    La recente approvazione ottenuta dal Comitato Etico segna l'avvio ufficiale della fase sperimentale del progetto. Questa campagna si baserà sull'impiego delle tecnologie digitali identificate e sviluppate nei primi due anni di lavoro, con l'obiettivo di testarne l'efficacia in modo sistematico. In particolare, l'attenzione sarà rivolta alla realtà virtuale (VR), valutandone i benefici attraverso un confronto diretto tra differenti coorti di partecipanti, giovani e anziani. Verranno analizzati diversi parametri cognitivi e motori per comprendere meglio come l'età influenzi la risposta alla tecnologia.  Oltre a misurare gli effetti delle attività in VR, lo studio si propone di raccogliere feedback qualitativi e quantitativi dei partecipanti, informazioni fondamentali per perfezionare e ottimizzare l'usabilità delle soluzioni proposte. L'obiettivo finale è massimizzare l'impatto positivo delle tecnologie digitali sulla qualità della vita, promuovendo un loro impiego diffuso e consapevole all'interno della società contemporanea.      
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5. Industria della salute e silver economy
Al via l'arruolamento per lo studio clinico sulla maglietta DZero
Il Research Module 2 di TINCARE esplora nuove strategie per il benessere osteomuscolare   Il gruppo di ricerca Research Module 2 del gruppo TINCARE ha avviato l'arruolamento dei pazienti per uno studio clinico monocentrico volto a valutare l'efficacia della maglietta DZero, un dispositivo medico indossabile di classe I, su soggetti con dolore lombare o cervicale. Coinvolgimento, innovazione e medicina non farmacologica al centro della ricerca.  Con entusiasmo e spirito innovativo, il Research Module 2 dell'Università del Piemonte Orientale ha avviato ufficialmente l'arruolamento dei pazienti presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria SS Antonio e BIagio e Cesare Arrigo di Alessandria, per uno studio clinico dedicato alla valutazione dell'efficacia della maglietta DZero, un dispositivo medico indossabile di classe I, realizzato con fibre tessili impregnate di nanoceramica.    Lo studio, di tipo pre-post e monocentrico, coinvolgerà 50 soggetti adulti affetti da problematiche osteomuscolari, in particolare lombalgia o cervicalgia, sintomi diffusi che impattano significativamente sulla qualità della vita quotidiana. Il percorso di studio si articolerà in tre momenti principali: una visita iniziale (T0), un follow-up (T1) e una valutazione finale a 30 giorni (T2). In ciascuna fase verranno raccolti dati relativi alla qualità della vita (EQ-5D-5L), al dolore percepito (Short Form McGill Pain Questionnaire), al benessere generale (WHO-5) e alla fatica (Borg CR10). Tutti i partecipanti riceveranno gratuitamente la maglietta DZero da indossare quotidianamente durante il periodo di studio, secondo le indicazioni fornite al team clinico.    Un aspetto fondamentale dello studio riguarda anche la raccolta sistematica di dati sulla sicurezza e tollerabilità di DZero, con particolare attenzione all'eventuale comparsa di reazioni avverse cutanee (come rash o irritazioni) e alla durabilità del materiale durante l'uso quotidiano. Trattandosi di un dispositivo medico di classe I, è essenziale documentarne in modo rigoroso non solo l'efficacia percepita, ma anche la sicurezza a breve termine e la resistenza all'usura, in linea con le normative vigenti in ambito medico e regolatorio.  Il reclutamento rappresenta un passo decisivo verso una medicina sempre più personalizzata, orientata al benessere e alla sostenibilità. La tecnologia della maglietta DZero, basata sull'emissione di onde infrarosse lontane da parte delle particelle ceramiche integrate, mira a favorire la microcircolazione e il rilassamento muscolare, offrendo un possibile supporto complementare per chi convive con dolori cronici.  
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6. Agroindustria primaria
Collaborazione internazionale e agroecologia applicata: un’esperienza formativa per il Corso di Laurea in Agri-Food Sustainability
Dal 22 al 24 aprile 2025, gli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Agri-Food Sustainability dell’Università di Pavia hanno partecipato a un’esperienza formativa intensiva nell’ambito del corso "Sustainable Grass Crops, Integrated Production, Organic Farming" (9 ECTS), erogato nell'ambito delle attività dello Spoke6. Coordinato dalla docente Valentina Vaglia (Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente), il corso ha ospitato la visiting professor Anna Peterson della Swedish University of Agricultural Sciences (SLU), offrendo agli studenti un’opportunità concreta di confronto con esperienze accademiche e pratiche internazionali sui temi dell’agroecologia e della sostenibilità dei paesaggi agricoli. L’esperienza didattica ha incluso visite sul campo presso l’azienda agricola “I Doria” di Montalto Pavese (PV) e attività di gruppo focalizzate su sfide reali: agrivoltaico, gestione del suolo e del bosco, diversificazione colturale. Grazie alla collaborazione con ricercatori e professionisti europei, gli studenti hanno potuto affrontare problemi concreti attraverso un approccio interdisciplinare e progettuale. Ispirandosi anche a riferimenti storici come l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti, i partecipanti sono stati chiamati a immaginare scenari di trasformazione sostenibile per l’azienda agricola al 2050, con un forte radicamento nel contesto locale e un’attenzione ai principi della giustizia ambientale e della resilienza.  
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5. Industria della salute e silver economy
Imprese e Innovazione: I PoC Industrali protagonisti del Roadshow di Primavera dello Spoke 5
Una tappa significativa e densa di idee, ispirazione e concretezza ha animato il Rettorato dell’Università del Piemonte Orientale il 14 aprile, in occasione dell’evento “Impresa e Innovazione: la Primavera della Salute e della Silver Economy”, organizzato dallo Spoke 5 del progetto NODES nell’ambito del Roadshow dedicato alle imprese finanziate dai bandi a cascata.   L'iniziativa, finanziata dal MUR attraverso il PNRR e i fondi NextGenerationEU, ha acceso i riflettori sulle soluzioni innovative e sviluppate da imprese e ricercatori per affrontare le sfide della sanità moderna con un focus su digitalizzazione, intelligenza artificiale, tecnologie biomedicali e medicina personalizzata.    Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Prof. Menico Rizzi e del Prof. Marco Invernizzi, Project Manager dello Spoke 5, il pubblico ha potuto conoscere i primi risultati dei flagship projects INNDIANA e TINCARE, rispettivamente illustrati dalle ricercatrici dott.ssa Elena Canciani e dott.ssa Ines Basso e una panoramica sui bandi a cascata, strumenti fondamentali per il sostegno all’innovazione nelle imprese presentata dalla dott.ssa Chiara Caucino, Junior Innovation Manager & Business Development del BioIndustryPark.   Grande attenzione è stata riservata ai progetti finanziati dai bandi a cascata: in pitch di 4 minuti ciascuno, le imprese hanno presentato con entusiasmo i loro risultati e prototipi, spaziando dalla robotica assistiva alla telemedicina, dalla nutraceutica per la longevità fino alle nanotecnologie applicate all'oncologia.    L'evento ha confermato la forza dell'ecosistema NODES nel creare sinergie tra mondo accademico, impresa e territorio, e nel sostenere lo sviluppo di tecnologie al servizio della persona, della prevenzione e della qualità della vita.    Continuate a seguire il progetto NODES e lo Spoke 5 per scoprire le prossime novità sul fronte della salute e dell'innovazione.